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CRONACA | 16 luglio 2014, 15:13

SANITA': Per cinque ore paziente ramingo nei corridoi del Parini

SANITA':  Per cinque ore paziente ramingo nei corridoi  del Parini

Quattro ore al Pronto Soccorso in attesa di un posto letto e 48 minuti per il trasferimento dal Pronto Soccorso al reparto di destinazione. E' l'odissea vissuta da un 83enne valdostano, alle prese con una situazione di salute critica e dei suoi due figli; teatro della vicenda l'Ospedale Umberto Parini di Aosta.

L'avventura inizia alle 19 con l'accesso al Pronto Soccorso a seguito dell'aggravarsi delle condizioni dell'anziano subito sottoposto a tutti gli esami del caso. Il tutto si risolve abbastanza velocemente e alle 20 si dispone per il ricovero al Reparto Medicina dove, però manca la disponibilità di posti letto. Ecco, quindi, la necessità di trovare una sistemazione in un altro reparto.

Alle 23 arriva la tanto attesa notizia: in Pneumologia sono pronti ad accogliere il paziente. Tutto bene, quindi, ma quando si tratta di perfezionare il trasferimento invece di chiamare il personale addetto al trasporto, una solerte infermiera chiama i due figli informandoli che si sarebbero dovuti occupare del trasporto del papà dal Pronto Soccorso al Reparto Pneumologia spiegando loro il percorso da seguire ma sopratutto precisando che non sarebbe stato per nulla facile arrivare a destinazione.

Ora della partenza le 23.05 con l'anziano in grosse difficoltà a causa del mal di schiena e i due figli che si sono alternati alla guida della carrozzina nei lunghi corridoi dei piani interrati dell'ospedale tra indicazioni sbagliate e ascensori utilizzabili solamente previo inserimento di apposite chiavi in dotazione al personale.

Ma la vicenda assume un tono ancora più grottesco quando una infermiera, per altro l'unica persona incontrata nel corso della stressante odissea, resasi conto della situazione tragicomica con la carrozzina ferma davanti ad un ascensore inutilizzabile, ha immediatamente richiesto l'intervento del personale addetto al trasporto ottenendo rassicurazioni circa un pronto intervento. Tempo di attesa: venti minuti, al buio e in un clima di grande nervosismo. Ma poi finalmente ecco il materializzarsi della persona “qualificata” e l'arrivo al reparto.

Tempio complessivo impiegato: 48 minuti. A conferma dell'incredibilità della vicenda c'è stata l'immediata reazione delle due infermiere del reparto pneumologia alla notizia che il paziente era stato accompagnato dai figli e non dal personale addetto con tanto di richiesta di motivazioni agli addetti del Pronto Soccorso ottenendo però come risposta solo uno scaricabarile di responsabilità con il conseguente invito ai figli dell'anziano ammalato a presentare reclamo.

Un epilogo triste per una vicenda che lascia l'amaro in bocca.

aostacronaca.it 01

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