Si diffonde la cultura della cremazione in Valle: lo scorso anno sono sensibilmente aumentate le cremazioni di cittadini residenti al tempio crematorio di Aosta. Infatti dalle 465 cremazioni del 2012 si è passati alle 546 del 2013 (+17%). Attivo dal 2006, il tempio crematorio rappresenta un esempio che funziona di servizio associato fra enti locali: la struttura è infatti gestita dal Comune di Aosta attraverso l’Azienda pubblici servizi (Aps).
“Per effetto della convenzione fra il Consiglio permanente degli enti locali (Cpel) e l'Amministrazione cittadina - si legge in una nota del Cpel - l’utilizzo dell’impianto è aperto a tutti i residenti nei 74 Comuni valdostani. Il servizio è utilizzato anche da utenti di fuori Regione".
Scomponendo i dati di utilizzo del tempio, trasmessi al Cpel nella relazione sulla gestione del crematorio realizzata da Aps, "durante il 2013 sono state effettuate 470 cremazioni di salme di valdostani, di cui 218 residenti ad Aosta e 328 in altri Comuni della Valle, per un totale di 546". Allo stesso modo, nella relazione consuntiva si evidenzia una netta contrazione delle cremazioni di salme di residenti fuori Valle (-47%) rispetto all’anno precedente: nel 2012 erano 138, sono passate a 72 nel 2013. Tale diminuzione "è stata determinata per effetto dei nuovi impianti aperti nel torinese (nei comuni di Piscina e di Mappano) - spiega il Cpel - ai quali gli utenti del vicino canavese e biellese preferiscono rivolgersi poiché più prossimi ai propri luoghi di residenza".
Il tempio crematorio di Aosta si conferma dunque come un servizio sempre più utilizzato dai valdostani. Tramite gli introiti diretti, questo permette ai Comuni di liberare risorse da reinvestire in ambito socio-sanitario. Domenico Chatillard, responsabile politico del Dipartimento Cpel 'Sanità pubblica' spiega che “la cremazione in Valle d’Aosta è accessibile a tutte le famiglie residenti, che vi possono fare ricorso a costi inferiori rispetto alla tumulazione e sempre in prossimità del proprio luogo di residenza”.
La scelta della cremazione da parte di un numero sempre maggiore di cittadini “permette alle singole Amministrazioni comunali - sottolinea Chatillard - di liberare risorse che investivano precedentemente nella manutenzione e nell’ampliamento dei cimiteri”. Anche in un momento “di contrazione economica e di generalizzato ripensamento dei servizi socio-sanitari - dice il funzionario del Cpel - abbiamo fatto la scelta di garantire adeguate risorse di finanza locale, per permetterne il funzionamento e qualificarne l’utilizzo”.
Nel 2013 sono stati infatti stanziati per il funzionamento del tempio 180mila euro provenienti dalla finanza locale, ai quali si sono aggiunti 227.885 euro dagli incassi diretti. Il servizio di cremazione ha un costo di 601 euro, e non vi sono differenze tariffarie fra cittadini aostani, residenti in Valle oppure di fuori. “Vorrei sottolineare – dichiara infine Chatillard – l’ottimo lavoro svolto, in termini di competente gestione dell’impianto e di contenimento generalizzato dei costi, dal Comune di Aosta e da Aps per l’erogazione di un servizio che si diffonde sempre più fra i valdostani”.
La qualificazione del servizio passa anche tramite interventi sull’impianto del tempio. Spiega Guido Grimod, presidente di Aps: “L’azienda che ha in gestione il tempio crematorio promuove una particolare attenzione sia nei confronti degli aspetti economico-finanziari sia della qualificazione del proprio personale. I nostri dipendenti in servizio al tempio sono stati opportunamente formati per accogliere i familiari dei defunti”.
Inoltre, continua Grimod, “per il futuro ipotizziamo interventi sulla struttura del tempio; in un momento così delicato come quello del commiato dai propri cari, ci sembra fondamentale assicurare la dignità dell’ultimo saluto”.