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CRONACA | 14 febbraio 2014, 11:21

TRAFORO M.B: Addetti antincendio in muta, a rischio sicurezza

Alcuni addetti antincendio, per puro interesse personale e al di fuori di qualsiasi sindacato, hanno forse ordito una truffa ai danni di Gsa Spa, Inps e Geie Traforo del Monte Bianco. Denuncia alla Procura da parte della spa Gruppo Servizi Associati

TRAFORO M.B: Addetti antincendio in muta, a rischio sicurezza

“Dal 2006 Gruppo Servizi Associati Spa – dichiara il dott. Enrico Dri Amministratore Delegato della società - garantisce in modo impeccabile il servizio antincendio e primo soccorso nel Traforo del Monte Bianco, dispiegando complessivamente 65 operatori ai quali viene affidata l’incolumità di chi ogni giorno attraversa la galleria”.

In ogni momento, ventiquattro ore su ventiquattro e sette giorni su sette, un team di addetti iperspecializzati, dotati di mezzi tecnologici altamente sofisticati, garantisce la continuità di un servizio di intervento immediato di prima qualità in Europa.

“Il rapporto di lavoro di questi Operatori - chiarisce ancora Dri - è regolato dal Contratto Collettivo Nazionale del  Lavoro del settore Sorveglianza Antincendio, che inquadra questo settore super specialistico, firmato da una parte dall’Associazione Nazionale delle Imprese di Sorveglianza Antincendio Confindustria e dall’altra dalla Confederazione Generale dei Sindacati dei Vigili del Fuoco CONFSAL. Oltre alla base retributiva contrattuale nazionale, GSA ha da sempre anche garantito al proprio personale un cospicuo accordo integrativo, definito dalla legge di secondo livello”. Nel corso degli anni ai dipendenti sono  stati concessi  ulteriori benefit rispetto alle previsioni base del CCNL.  “Ciò in quanto questi lavoratori, sono l’eccellenza europea del settore, ma purtroppo a seguito della procedura di gara esperita l’anno scorso, vinta per la terza volta da GSA – continua l’Amministratore Delegato Enrico Dri  - e a seguito dei mutati obblighi di conservazione della massa salariale, previsti dagli atti di gara, che hanno previsto condizioni economiche sensibilmente peggiorative, stante una riduzione del valore contrattuale di oltre un milione di euro”.

Tale riduzione deriva dalle valutazioni effettuate in sede di redazione del bando di gara, in aderenza piena alla Norma francese ed Europea, che non prevedono l’obbligatoria ripresa e mantenimento delle condizioni economiche tutte, previste dagli accordi di secondo livello via via sottoscritti nel tempo, in capo all’eventuale nuovo appaltatore. Su questo GSA e le sigle sindacali, prima della aggiudicazione della gara ed anzi sin dall’editazione del bando stesso, avevano lungamente argomentato affinché GEIE TMB rivedesse il costo del lavoro indicativo appostato in bando. “Di questo c’è ampia traccia – ricorda DRI - ed addirittura due interrogazioni, rispettivamente alla Camera ed al Senato, ed una all’Europarlamento, alle quali si aggiungono  i numerosi incontri  in Prefettura ad Aosta tra GEIE ed i  Sindacati Valdostani”. A fronte di ciò il valore indicativo dell’appalto non è stato in alcun modo  modificato dall’Ente Appaltante, ne alcuna indicazione di gara sull’obbligatorietà del mantenimento degli accordi di secondo livello è stata in alcun modo posta ai partecipanti alla gara europea.

Quindi GSA, proprio malgrado, non ha potuto che allinearsi alle indicazioni di gara ed alla Normativa europea, vedendosi poi oggi costretta  a dare disdetta a parte degli accordi sindacali di secondo livello, una volta divenuta nuovo appaltatore con nuove regole contrattuali.

“Teniamo a precisare che la disdetta degli accordi, è prevista dalla Norma italiana in materia, e rientra appieno nelle facoltà impreditoriali di GSA” ribadisce Enrico Dri. E continua: “in questi anni di sviluppo e crescità comune, con i nostri lavoratori valdostani, con le sigle sindacali tutte, abbiamo effettuato un percosso sociale ed economico di cui andare fieri in tutta Europa. Ma purtroppo anche GSA non può prescindere dal mercato, e dalle sue regole. Ciò nonostante faremo di tutto per mantenere vivo il tavolo di confronto industriale con le organizzazioni sindacali, per meglio armonizzare la situazione venutasi a creare”.

Con questa consapevolezza e con l’obiettivo, assolutamente prioritario, del mantenimento degli impeccabili livelli di qualità fino ad oggi garantiti,  GSA stigmatizza il comportamento di alcuni propri lavoratori che in questi giorni, al di fuori di qualsiasi coinvolgimento delle sigle sindacali, non si sono artificiosamente presentati sul posto di  lavoro adducendo cause di salute e fornendo i relativi certificati di malattia di dubbia veridicità.

Infatti in una mail, scritta da un operatore capofila della sciagurata iniziativa a numerosi colleghi, e indirizzata per errore anche alla stessa GSA, si parla apertamente di applicare il “metodo mutua” per assentarsi senza motivo dal lavoro. Questo con la precisa volontà di compromettere l’operatività della GSA e di conseguenza costringere alla chiusura del traffico il Traforo per mancanza delle necessarie condizioni di sicurezza. “Tale comportamento, se provato – dichiara Enrico Dri  - comporterebbe delle responsabilità penali evidenti”.

Immediatamente Gsa ha presentato formale denuncia alla Procura della Repubblica di Aosta sugli accadimenti, riservandosi nei prossimi giorni anche di costituirsi parte civile, per gli eventuali ulteriori danni.

Questo nefasto modo di procedere ha inoltre bipassato le organizzazioni sindacali alle quali sono normalmente delegati i rapporti con i datori di lavoro. “Vogliamo ricordare – continua Dri – che l’attività di GSA nel Traforo è un pubblico servizio e, in base alla Legge 146/90, ogni trattativa sul lavoro deve prevedere l’attivazione di una procedura di raffreddamento prima di procedere a qualunque forma di lotta sindacale. Questo è stato previsto dal Legislatore per tutelare i cittadini che si avvalgono dei servizi di pubblica utilità o la cui salute è tutelata dagli stessi servizi.

Il comportamento degli operatori soggetti a denuncia, ha sconsideratamente attentato all’incolumità degli utenti del Traforo del Monte Bianco poiché hanno volutamente cercato di impedire la formazione degli organici necessari alle squadre di immediato intervento. Grazie allo spirito di collaborazione del resto del personale ciò non è potuto accadere.

aostacronaca.it - a.m.

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