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ECONOMIA | 11 ottobre 2013, 05:15

CASINO: La casa da gioco valdostana ha resistito meglio alla crisi rispetto agli altri casinò italiani

Dal 2009 al 2012 il mercato delle Case da gioco italiane, escludendo Saint-Vincent, ha perso il 29 per cento del fatturato. Mentre per la Casa da gioco valdostana la perdita è stata di circa il 18 per cento, ovvero quasi la metà. Perdita peraltro avvenuta solo nel 2012

CASINO: La casa da gioco valdostana ha resistito meglio alla crisi rispetto agli altri casinò italiani

Dal 1994 al 2008 la Casa da gioco di Saint Vincent ha perso circa il 50 per cento delle quote di mercato e delle presenze, quote che hanno cominciato a crescere soltanto nel 2009, quando per la prima volta si è voluto realizzare un Piano strategico per la ristrutturazione del Casinò, affidato alla gestione dell’attuale management. E’ quanto evidenziano i gruppi regionali di  Uv e Stella Alpina in merito alle affermazioni della minoranza consiliare.

In una nota spiegano che nel 2010 la Casinò de la Vallée S.p.A. ha incorporato S.T.V. S.p.A., la società che gestiva il complesso alberghiero del Grand Hôtel Billia, costato alla Regione 63 milioni di euro, assorbendo le pesanti perdite da essa annualmente prodotte. Dal 2011 è iniziato il programma di realizzazione del Piano di sviluppo di tutta la struttura per il rilancio delle attività. “Un piano di interventi – ha detto Mauro Baccega duramte i lavori del Consiglio Valle - che era imprescindibile in quanto le strutture erano in pessimo stato di conservazione, tali da non garantire la prosecuzione dell’attività, nemmeno dal punto di vista normativo. Era già previsto che a seguito dei lavori, gli incassi vedessero un decremento nel 2012 e nel 2013 perché la struttura non era completamente utilizzabile a seguito dei lavori. L’anno del rilancio sarà il 2014”.

Sulla storia economica del Casinò e sulla situazione del ‘’mercato del gioco’ in Italia la maggioranza sottolinea che “dal 2009 al 2012 il mercato delle Case da gioco italiane, escludendo Saint-Vincent, ha perso il 29 per cento del fatturato. Mentre per la Casa da gioco valdostana la perdita è stata di circa il 18 per cento, ovvero quasi la metà. Perdita peraltro avvenuta solo nel 2012”. E anche per quanto riguarda il Piano di interventi per rendere più funzionale e appetibile la casa da gioco, Il presidente della Regione, Augusto Rollandin, assicura che “si stanno perfettamente rispettando i tempi e nell’arco di due anni e 4 mesi sarà realizzato un hotel a cinque stelle lusso, già affiliato all’esclusiva catena Leading Hotels of the World, oltre ad un hotel 4 stelle lusso, un centro congressi di 7 sale con capienza massima di mille persone, un centro benessere da 1800 metri quadri e il totale restyling di tutte le sale da gioco, oltre una moderna ed efficiente centrale tecnologica che serve tutto il Resort “.

Nella nota si legge ancora che dal 2009 al 2011, pur avendo assorbito le pesanti perdite della parte alberghiera, la società ha prodotto utili, che sono serviti alla realizzazione del piano di sviluppo e viene sottolineato che “ il mercato dei casinò, come tutte le attività economiche italiane, ha subito una pesante contrazione dei fatturati e delle attività, tant’è che tutte le case da gioco concorrenti, nazionali e non, hanno dovuto apportare importanti contenimenti dei costi e soprattutto sul personale”. Infatti, uno dei più importanti concorrenti, dopo aver accumulato perdite per circa 70 milioni di euro in due anni, ha dovuto abbattere il costo del personale del 30 per cento, un’altra casa da gioco del 25 per cento e uno dei leader del mercato, a causa di debiti superiori ai 100 milioni di euro, ha messo in vendita le attività.

 

E’ comunque innegabile che oggi la Casino de la Vallée SpA stia vivendo il momento più difficile dopo due anni di lavori, disagi e limiti operativi, anche dal punto di vista del marketing. “Se non ci saranno imprevisti – assicurano Uv e Sa - entro la fine dell’anno tutti i lavori saranno terminati e le attività potranno riprendere con rinnovato slancio, grazie agli investimenti effettuati, pur sempre compatibilmente alla gravissima congiuntura economica internazionale”.

Per quanto riguarda i compensi degli organi amministrativi e dei dirigenti, come già detto anche in altre occasioni in Consiglio regionale, la maggioranza ribadisce: “Nel 2008 è stato nominato un amministratore unico al posto di un consiglio di amministrazione composto da 5 consiglieri; nel 2010 STV, la società che gestiva il Grand Hôtel Billia, è stata assorbita dalla Casino de la Vallée ed quindi è venuto meno il CDA composto da 3 elementi e il collegio sindacale. Le funzioni dei due CDA (5+3 persone) sono state sostituite con l’amministratore unico; nel 2011 si è deciso inoltre di sopprimere la funzione di direttore generale, funzioni svolte ora direttamente dall’amministratore unico. Infine, nel 2013 sono stati rivisti gli emolumenti del collegio sindacale della Casinò al ribasso, anche se lo stesso ha dovuto assorbire le attività relative a STV SpA”.

Da una analisi dei costi emerge, infatti, che con la nomina di un amministratore unico e con il dimezzamento del numero dei dirigenti si è raggiunto, ad oggi, un risparmio annuo superiore a l milione e 100 mila euro. Nel prossimo triennio saranno quindi risparmiati più di 3 milioni di euro.

Infine, per quanto riguarda il piano di riorganizzazione del personale, il Governo regionale “unitamente alle forze di maggioranza” evidenzia che nel mese di luglio, è stato avviato con le organizzazioni sindacali un negoziato per trovare soluzioni in linea con obiettivi di coesione sociale, “che al tempo stesso consentano di affrontare sul piano economico un anno di transizione come sarà il 2014 e che siano coerenti con gli obiettivi triennali del piano industriale presentato dall’azienda, in quanto la strutturazione attuale dei costi e delle organizzazione non è coerente con i livelli dell’economia italiana”. Inoltre, il piano nel dettaglio, secondo la maggioranza,  prevede “un risparmio di 12 milioni di euro effettuato tramite pensionamenti di tutti i lavoratori che ne hanno maturato il diritto. Si specifica che la previsione di 145 pensionamenti è una stima attendibile di uscite  per il prossimo triennio 2014-2016”.

p.m.-red

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