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CRONACA | 03 ottobre 2013, 09:22

SCIATRICE MORTA: Perizia medica, 'decesso inevitabile anche con corretta diagnosi'

SCIATRICE MORTA: Perizia medica, 'decesso inevitabile anche con corretta diagnosi'

Il medico legale Federico Quaranta non ha dubbi: "Anche con una corretta diagnosi di rottura dell'aorta non si sarebbe potuto evitare il decesso della paziente". Il medico lo scrive nella perizia svolta su incarico del pm Pasquale Longarini per accertare eventuali responsabilita' mediche per l'incidente sugli sci di cui rimase vittima l'aostana Cristina Marini, morta a 46 anni per un emotorace massivo lo scorso 17 febbraio all'ospedale di Aosta, circa 20 ore dopo essere stata ricoverata nel reparto di chirurgia toracica.  

L'aostana era stata ricoverata sabato 16 febbraio per le ferite riportate dopo essere finita contro le protezioni di un cannone per l'innevamento artificiale sulle piste di Courmayeur. Nella notte tra sabato e domenica erano sopravvenute, secondo la cartella clinica, 'improvvise e imprevedibili complicazioni', che l'avevano condotta alla morte.

Relativamente all'ipotesi di omicidio colposo erano stati iscritti nel registro degli indagati i nomi di due medici dell'ospedale Parini, Giovanni Donati, di 40 anni (difeso dall'avvocato Stefano Moniotto), e Elisabetta Debarberis-Mainini, 44 anni (difesa dal legale Corrado Bellora). I familiari della vittima sono assistiti dagli avvocati Lorenzo Sommo e Andrea Balducci. L'autopsia aveva attestato che la causa della morte fu 'il versamento di sangue dell'aorta, che si e' lesionata al momento dell'incidente'. La procura potrebbe ora disporre ulteriori indagini o chiedere l'archiviazione del fascicolo.

ANSA-valledaostaglocal.it

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