Secondo Davide Bertolo, dirigente della struttura Attivita' geologiche della Regione, "la probabile pioggia nuovamente in arrivo potrebbe provocare accelerazioni" della frana da 645 mila metri cubi di roccia e detriti che da nove giorni - dopo la prima fase di allarme gia' scattata sabato 20 aprile - incombe dal Mont de La Saxe sulle case di due villaggi poco sopra Courmayeur. Al momento la frana prosegue il suo movimento costante (di circa 8 cm al giorno) senza decelerazioni o accelerazioni evidenti. Ma si fa sempre più strada l'ipotesi di attuazione del piano di evacuazione per un centinaio di persone
."Il 'livello due' di allarme è chiaramente sempre piu' vicino", spiega il sindaco di Courmayeur Fabrizia Derriard, che segue costantemente l'evolversi della situazione. Il collasso della frana coinvolgerebbe potenzialmente una decina di abitazioni, ma visto il rischio di isolamento di alcune localita', la Protezione civile e la Croce rossa sono pronte ad accogliere un numero maggiore di evacuati. Intanto ci si affida alla tecnologia: sistema topografico, Gps, radar e colonne inclinometriche monitorano 24 ore su 24 il versante, dove i tecnici regionali svolgono periodicamente sopralluoghi in elicottero. Al momento sono stati registrati solo piccoli crolli e colate di lieve entità.
E nonostante il persistente maltempo resta aperta al traffico la strada regionale 46 per Cervinia, che era stata chiusa sabato sera a causa di uno smottamento e riaperta domenica mattina, dopo i lavori di sistemazione.Per l'intensa pioggia, l'altra notte, un torrente normalmente in secca aveva esondato tra Antey-Saint-Andre' e Valtournenche, portando alla chiusura della strada.