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FEDE E RELIGIONI | 29 marzo 2013, 00:02

Oggi venerdì 29 marzo

La sofferenza dei mali fisici e morali è la più degna offerta che puoi fare a colui che ci ha salvato soffrendo. (San Pio da Pietralcina) •IN CATTEDRALE La Settimana Santa, che iniziamo con questa domenica, ha il suo culmine nel TRIDUO PASQUALE: il mistero della Pasqua vissuto in tre giorni. Si celebrano la passione, morte e resurrezione di Gesù. La prima celebrazione si svolge il giovedì santo alla sera: la Messa in “Coena Domini” (la Cena del Signore). Questa liturgia ci ricorda che Gesù prima di morire per noi sulla croce ha voluto donarci il modo per essere sempre presente in mezzo a noi: l’Eucarestia. E’ un’occasione, dunque per ringraziare per questo dono e per la presenza dei sacerdoti, che lo rendono possibile. Inoltre il vangelo della lavanda dei piedi (e in alcune chiese anche il gesto liturgico) ci ricorda che non siamo chiamati ad essere cristiani solo a parole, ma con la nostra vita. Al termine della Messa il Corpo di Cristo viene portato in un luogo preparato per la preghiera e l’adorazione. Messa in “Coena Domini” ore 18.00. Il venerdì santo è un giorno di digiuno e di preghiera. Gesù muore per noi sulla Croce. Contemplando questo amore siamo invitati ad una seria revisione di vita ed a celebrare (se non l’abbiamo già fatto) il Sacramento della Riconciliazione (Confessione). La sera si svolge la Celebrazione della Passione che si compone di tre momenti significativi: la liturgia della Parola con la preghiera universale, l’adorazione della Croce e la comunione eucaristica. Celebrazione della Passione ore 18.00. Alle 20.30 Via Crucis cittadina. Il sabato santo è il giorno della grande attesa, si trattiene il respiro in attesa dell’esplosione di gioia nella Veglia Pasquale! La Veglia Pasquale è la celebrazione più importante di tutto l’anno liturgico. Essa si svolge in quattro momenti: la Liturgia del Fuoco: fuori dalla chiesa il vescovo o il sacerdote benedice il fuoco con il quale accenderà il cero pasquale, simbolo di Cristo risorto, vera luce del mondo; la Liturgia della Parola: con essa la Chiesa medita le meraviglie che il Signore ha operato per il suo popolo fin dall’inizio; la Liturgia Battesimale: in essa viene benedetta l’acqua che sarà utilizzata per i battesimi e con la quale anche noi saremo aspersi per rinnovare le promesse battesimali; la Liturgia Eucaristica: il Cristo luce, parola e acqua viva è anche pane di vita. Veglia Pasquale ore 21.00.

Oggi venerdì 29 marzo

• IN QUARESIMA NELL’ANNO DELLA FEDE: VIA CRUCIS

- i venerdì di quaresima nella Cappella del Rosario alle 18.30 QUARESIMA DI FRATERNITA’ - In quaresima è possibile devolvere una parte delle proprie offerte ai Missionari valdostani che offrono il loro servizio nel terzo mondo. Trovi la busta in fondo alla Chiesa, oppure metti la tua offerta in una busta bianca e scrivi: “Quaresima di fraternità”! Puoi consegnarla al parroco o metterla nella colletta durante tutta la quaresima. In questa settimana preghiamo, in particolare, per l’elezione del nuovo Papa: il Signore doni alla sua Chiesa un pastore santo e sapiente! presenza dei sacerdoti, che lo rendono possibile. Inoltre il vangelo della lavanda dei piedi (e in alcune chiese anche il gesto liturgico) ci ricorda che non siamo chiamati ad essere cristiani solo a parole, ma con la nostra vita. Al termine della Messa il Corpo di Cristo viene portato in un luogo preparato per la preghiera e l’adorazione. Messa in “Coena Domini” ore 18.00.

•La Veglia Pasquale è la celebrazione più importante di tutto l’anno liturgico. Essa si svolge in quattro momenti: la Liturgia del Fuoco: fuori dalla chiesa il vescovo o il sacerdote benedice il fuoco con il quale accenderà il cero pasquale, simbolo di Cristo risorto, vera luce del mondo; la Liturgia della Parola: con essa la Chiesa medita le meraviglie che il Signore ha operato per il suo popolo fin dall’inizio; la Liturgia Battesimale: in essa viene benedetta l’acqua che sarà utilizzata per i battesimi e con la quale anche noi saremo aspersi per rinnovare le promesse battesimali; la Liturgia Eucaristica: il Cristo luce, parola e acqua viva è anche pane di vita.

•Veglia Pasquale ore 21.00.

TEMPO DI QUARESIMA

• Il Messaggio del Papa: Per una sana vita spirituale è necessario rifuggire sia dal fideismo sia dall’attivismo moralista”. È uno dei passaggi chiave del Messaggio di Benedetto XVI per la Quaresima 2013 dal titolo Credere nella carità suscita carità. «Abbiamo conosciuto e creduto l'amore che Dio ha in noi» (1 Gv 4,16). Il Papa parla dell’“indissolubile intreccio” tra fede e carità e invita i cristiani a essere, in ogni loro opera caritativa, un riflesso dell’amore di Cristo per l’uomo.

•INDICAZIONI SUL DIGIUNO E L’ASTINENZA

•Tutti i fedeli sono tenuti a fare penitenza, ciascuno a proprio modo; ma perché tutti siano tra loro uniti da una comune osservanza della penitenza, vengono stabiliti dei giorni penitenziali in cui i fedeli attendano in modo speciale alla preghiera, facciano opere di pietà e di carità, sacrifichino se stessi compiendo più fedelmente i propri doveri e soprattutto osservando il digiuno e l’astinenza (dal canone 1249).

•La legge del digiuno obbliga a fare un unico pasto durante la giornata, ma non proibisce di prendere un po’ di cibo al mattino e alla sera. La legge dell’astinenza proibisce l’uso delle carni, come pure dei cibi e delle bevande che sono da considerarsi particolarmente ricercati e costosi. Il digiuno e l’astinenza devono essere osservati il Mercoledì delle Ceneri e il Venerdì della Passione e Morte del Signore. L’astinenza deve essere osservata in tutti e singoli venerdì di Quaresima. Sono tenuti alla legge del digiuno tutti i maggiorenni fino al 60° anno iniziato e alla legge dell’astinenza coloro che hanno compiuto i 14 anni. Sono dispensate dagli obblighi le persone che hanno gravi problemi di salute.

•Le Messager valdotain onora saint Second.

• Venerdì Santo - Passione del SignoreQuante e quante volte i nostri occhi si sono posati su un Crocifisso o una semplice croce, in questo mondo distratto, superattivo, superficiale? Quante volte entrando in una chiesa o passando davanti a delle edicole religiose agli angoli delle strade, sui sentieri di campagna o di montagna, o mettendola al collo sia per devozione, sia per moda, i nostri occhi hanno visto la Croce; quante volte sin da bambini ci siamo segnati con il segno della Croce, recitando una preghiera o guardando il Crocifisso appeso alla parete della nostra stanza da letto, iniziando e terminando così la nostra giornata. La Croce simbolo del cristianesimo, presente nella nostra vita sin dalla nascita, nei segni del rito del Battesimo, nell’assoluzione nel Sacramento della Penitenza, nelle benedizioni ricevute e date in ogni nostro atto devozionale e sacramentale; fino all’ultimo segno tracciato dal sacerdote nel Sacramento degli Infermi, nella croce astile che precede il funerale e nella croce di marmo o altro materiale, poggiata sulla tomba. Così presente nella nostra vita e pur tante volte ignorata e guardata senza che ci dica niente, con occhio distratto e abituato; eppure la Croce è il supremo simbolo della sofferenza e della morte di Gesù, vero Dio e vero uomo, che con il Suo sacrificio ci ha riscattato dalla morte del peccato, indicandoci la vera Vita che passa attraverso la sofferenza. I  soggetti delle XIV Stazioni della Via Crucis:  I = Il processo e la condanna;  II = Il carico sulle spalle della croce;  III = La prima caduta;  IV = L’incontro con la Madre;  V = L’aiuto del Cireneo;  VI = L’incontro con la Veronica;  VII = Seconda caduta;  VIII = L’incontro con le donne di Gerusalemme;  IX = Terza caduta;  X = Gesù denudato e posto sulla croce;  XI = La crocifissione;  XII = La morte in Croce;  XIII = La deposizione;  XIV = La sepoltura nella tomba.

•Siamo nella 13/a settimana del 2013. Il sole sorge alle ore 6,19 e tramonta alle ore 18,42. Buona serata a tutti.

p.m.

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