“Siamo stati dei pirla”. Gianni Rigo, tesoriere del gruppo Pd, liquida così lo scandalo dell’uso, quantomeno distorto, del finanziamento pubblico al suo gruppo. Quindi, nel loro piccolo, i Fiorito chez nous sono pure pirla. Allora noi siamo amministrati da pirla, da falliti e da rinviati a giudizio come Cleto Benin. Complimenti! A proposito anche Benin dovrebbe mettere sul sito i suoi rimborsi spese liquidati dalla Presidenza del Consiglio.
Raimondo Donzel, segretario del Pd nonché vice capogruppo, ci ha invece assicurato che con l’uso distorto del denaro pubblico “non intendeva arricchirsi”. La capogruppo Carmela Fontana, che ha utilizzato pure lei i fondi per acquistare carne di capra, organizzare la Festa della Calabria, versarsi i contributi volontari per la pensione, assicura che tutto è in ordine. Può darsi. Ma per la serie: peggio la toppa del buco. Donzel spiega che i soldi del gruppo sono finiti al Partito: “Il gruppo ci versa i soldi per le spese che abbiamo anticipato per il partito”. Ma come? Se sono i consiglieri ad anticipare i soldi al partito sia il partito a rimborsarglieli e non il gruppo con i soldi pubblici.
Anche il mitico Fiorito, che non si è mai dato del pirla, assicurava che era tutto regolare. Ma poi la Procura ha pensato bene di rinchiuderlo nelle patrie galere e ne ha scoperte di più di quelle che si conoscevano. Prima o poi anche la Procura di Aosta si occuperà della questione perché, benché abbia a che fare con dei pirla, deve chiarire se sussistono ipotesi di peculato, finanziamento illecito ai partiti e evasione fiscale visto che i versamenti previdenziali si possono detrarre dalla dichiarazione dei redditi. A proposito: i tre pirla i versamenti li hanno fatti a titolo personale o con “l’azienda gruppo?”. Materia per la Guardia di Finanza. Insomma la Procura, se si attiverà potrebbe acquisire i bilanci di tutti i gruppi consiliari per verificare discrepanze, eventuali aggiustamenti e difformità tra i vari documenti e la legge regionale.
Ma intanto, visto che i nostri tre candidi pirla pidini proclamano trasparenza e assoluta onestà, che nessuono ha mai messo in dubbio, perché non pubblicano on line i rimborsi chilometrici per i loro viaggi? Certo sarebbe un segnale forte, più che le parole, se anche la giovane e promettente politica e presidente del Consiglio, Emily Rini, mettesse a disposizione degli elettori i suoi rimborsi spese. Non lo ha ancora fatto. Ci speriamo. A meno che non sia già entrata nei meccanismi della casta.
Di più, come nella regione Piemonte, pare anche tra i nostri 35 ci sia chi, pur residente in comuni fuori Aosta, sono di fatto domiciliati in città e nonostante questo si fanno rimborsare le spese chilometriche per la partecipazione all’attività politica. Nulla di illegale, ma sicuramente l’etica e la morale sono state calpestate da chi ad ogni piè sospinto si riempie la bocca di moralità e trasparenza. Di tutto questo scandalo chez nous c’è però un fatto positivo: la Giunta, a partire dal 2013, ha tagliato 800mila euro al Consiglio Valle. Circa 300mila euro più dell’attuale finanziamento ai gruppi. Ma i para Fiorito pirla chez nous come faranno a rimborsarsi i soldi anticipati al partito?
Per capire di cosa parliamo ecco alcuni articoli della legge che finanzia i gruppi. Legge regionale 17 marzo 1986, n. 6
Funzionamento dei Gruppi consiliari Art. 1 (Finalità della legge). 1. Ai Gruppi consiliari è assegnata, nell'ambito degli uffici del Consiglio regionale, la disponibilità di una sede proporzionata alla loro consistenza numerica. 2. L'Ufficio di Presidenza del Consiglio provvede a dotare le sedi dei Gruppi consiliari delle attrezzature e degli arredi necessari alla esplicazione delle loro funzioni. Art. 3 (Mezzi a disposizione). 1. I Gruppi consiliari possono avvalersi, per la redazione dei documenti inerenti la loro attività, del personale degli uffici di segreteria della Presidenza del Consiglio assegnato ai Gruppi stessi dall'Ufficio di Presidenza e, per la riproduzione di detti documenti, delle attrezzature esistenti presso gli uffici sopracitati e presso il centro stampa dell'Amministrazione regionale. 2. Ai Gruppi consiliari sono altresì forniti, con onere a carico del bilancio del Consiglio, i necessari oggetti di cancelleria ed il servizio telefonico. 3. I Gruppi consiliari possono inoltre utilizzare gli esistenti servizi di biblioteca e di documentazione.
Art. 4 (Contributi finanziari). (1) 1. I contributi finanziari per gli oneri di funzionamento dei Gruppi consiliari e per le spese di aggiornamento, studio e documentazione, compresa l'acquisizione di consulenze, nonché per l'organizzazione di convegni e conferenze per diffondere le conoscenze sull'attività dei Gruppi stessi e promuovere la partecipazione sulle questioni di competenza del Consiglio regionale, sono erogati a favore dei rispettivi capigruppo nelle seguenti misure fisse mensili: a) euro 1500 per componente, fino al quinto; b) euro 1100 per componente, dal sesto al decimo; c) euro 900 per componente, a partire dall'undicesimo. 2. L'ammontare dei contributi di cui al comma 1 è aggiornato ogni anno, con deliberazione dell'Ufficio di presidenza del Consiglio, in relazione all'indice di variazione annua dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati, al netto dei tabacchi, determinatosi nell'anno precedente (Indice Istat - anno su anno).
Art. 5 (Rendicontazione). 1. Entro il mese di febbraio di ciascun anno i Capi Gruppo presentano all'Ufficio di Presidenza una nota riepilogativa circa l'utilizzazione dei fondi erogati nell'anno precedente, articolata per categorie e per voci secondo uno schema predisposto dall'Ufficio di Presidenza stesso. 2. Il mancato adempimento della prescrizione di cui al precedente comma comporta l'automatica sospensione del contributo di cui alla presente legge, fino a regolarizzazione avvenuta.












