Risposte alle «tante e tanto scandalose situazioni di emarginazione, di esclusione, di scarto e di impoverimento alle quali milioni di giovani sono condannati, specialmente i giovani dei popoli originari, nel mondo».
Le auspica il Papa in occasione dell’incontro mondiale della gioventù indigena in corso dal 17 al 21 gennaio a Soloy, Panamá, i cui partecipanti raggiungeranno poi la capitale per unirsi ai coetanei dei cinque continenti per le celebrazioni della Gmg.
Attraverso un videomessaggio Francesco ha esortato a «tornare alle culture delle origini» facendosi «carico delle radici, perché dalle radici viene la forza che farà crescere, fiorire e fruttificare», e al contempo ha chiesto di riaffermare l’«impegno di proteggere la casa comune».