Oltre 300 persone controllate e 185 (finora, ma il numero potrebbe salire) denunciate a vario titolo dalla polizia stradale di Aosta nell'ambito dell'operazione 'Pinocchio' che ha permesso di scoprire un 'giro' di falsi documenti di residenza ottenuti per poter stipulare polizze Rc Auto in Valle, dove costano molto meno che altrove. L'indagine, “è stata avviata nel maggio scorso su segnalazione di zelanti funzionari del Pra valdostano”, ha riferito il vice Questore aggiunto della Polizia stradale di Aosta, Augusto Canini. “Gli uffici del Pubblico registro automobilistico – spiega Canini – avevano notato un anomalo flusso di cittadini campani (soprattutto di Napoli e Caserta), ma anche laziali e toscani che dalle loro città risultavano improvvisamente trasferiti nella nostra regione: circa 300 in meno di cinque mesi. Il Pra ha segnalato i trasferimenti 'sospetti' alla Polstrada, e sono partiti i controlli nei luoghi di residenza che hanno dato esito negativo: a quegli indirizzi, reali, abitavano solo valdostani che della presenza a casa loro di napoletani e casertani non sapevano nulla”. La truffa era stata organizzata in modo semplice: “Una decina di persone, ora denunciate per associazione a delinquere finalizzata alla truffa – prosegue il funzionario della Polstrada – avevano aperto in Campania delle piccole agenzie, nemmeno registrate alla Camera di Commercio, che proponevano polizze auto a prezzi 'valdostani', ovvero vantaggiosissimi rispetto ai costi delle assicurazioni in regioni 'a rischio': in Valle d'Aosta una polizza Rc costa anche meno della metà rispetto a una identica sottoscritta nel Centro e Sud Italia”. Si erano accordati con altri 12 individui, 'vicini' agli uffici della Motorizzazione campana e attualmente indagati per concorso in truffa, che a loro volta avevano coinvolto 4 funzionari statali, accusati di concorso in truffa e falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale”. In pratica, i funzionari infedeli della Motorizzazione realizzavano tagliandi di variazione di residenza “fintamente 'veri' – afferma Canini – perchè preparati nei computer ministeriali, ma di fatto fasulli perchè attestanti un falso cambio di residenza in Valle d'Aosta”. I tagliandi venivano appposti sulle Carte di circolazione utilizzate poi per stipulare polizze con agenzie assicurative della Valle d'Aosta e quindi a prezzi alquanto ridotti. “Abbiamo accertato 159 polizze fraudolente e gli intestatari sono stati denunciati per truffa ai danni delle Compagnie assicurative”, spiega la polizia stradale. Un premio assicurativo così sottoscritto poteva far risparmiare fino a 1.000 euro l'anno all'automobilista 'valdostano' per finta. “Il danno alle compagnie assicurative finora accertato è di circa 350 mila euro – riferisce Canini – ma bisogna considerare che i controlli sono ancora in corso”.
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