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ATTUALITÀ ECONOMIA | 02 settembre 2025, 16:20

Al casino più visitatori ma meno incassi: il paradosso delle case da gioco

Nonostante un aumento degli ingressi, le sale da gioco registrano ricavi inferiori rispetto all’anno precedente. Un’analisi dei dati evidenzia le criticità legate alla gestione, ai giochi da tavolo e alle slot, e solleva interrogativi sulla capacità di attrarre e trattenere la clientela con maggiore propensione alla spesa

Al casino più visitatori ma meno incassi: il paradosso delle case da gioco

La mia nota avversione per l’accostamento tra i ricavi di un mese con lo stesso periodo dell’anno precedente non cambia nel modo più assoluto. Invece, mi fa piacere la nota: “E il paradosso è che con più ingressi si incassa meno”. Continua nell’articolo: “eppure, paradossalmente, gli ingressi sono cresciuti: 35.901 visitatori, 1.528 in più rispetto all’anno scorso”. Più gente ai varchi, meno soldi in cassa: un campanello d’allarme che pone interrogativi sulla capacità economica di attrarre e trattenere la clientela, soprattutto quella con maggiore propensione alla spesa.

Forse è il caso di cogliere il raffronto tra introiti e presenze, per prima cosa con le slot e, a seguire, con i giochi da tavolo, per terminare con ogni singolo gioco da tavolo, anche se dal totale si ricava qualche indicazione. Non siamo al termine se non andiamo a controllare quanto avvenuto, in più o in meno, per ogni singolo gioco da tavolo; questo, senza alcun dubbio, per il gestore, perché in possesso dei dati, tra questi il trend dei proventi aleatori.

Indubbiamente, dall’incidenza dei proventi slot sul totale dei ricavi netti si ricava un primo, ma non unico, elemento in tema di qualità, e la gestione dispone di altro, come ad esempio la quantità delle vincite. Personalmente, anche se è meno impattante sulle mie convinzioni, considero doveroso corredare i raffronti tra periodi identici dall’inizio dell’anno solare.

La prima impressione può indurre a considerare la qualità delle frequentazioni e/o del gioco, ma l’osservatore dall’esterno, con i pochissimi elementi a disposizione, quali conclusioni può trarre? Tutto e il contrario di tutto, bene inteso, trattasi del mio parere, forse perché di case da gioco ne mastico abbastanza.

Un tempo, la Federgioco, se non erro, pubblicava i dati relativi al mercato nazionale, per cui era possibile farsi un’idea del trend generale e di quello domestico, ricavare le quote di mercato senza dover obbligatoriamente consultare l’operato altrui; per quanto mi risulta, sino al 2022, ad iniziare, mi sembra, dal 1986.

Non sono a criticare l’estensore dell’articolo e neppure chi fornisce le notizie che lo hanno incentivato a scrivere e commentare, ma mi permetto di domandare: a chi può servire?

Al fine di completare la mia esposizione, comprensiva di una serie di dati verificabili su Internet, mi piace aggiungere:

1986
Sanremo: Introiti 19.397.723 – Q. merc. 18,34% – presenze 421.006
Saint Vincent: Introiti 31.994.329 – Q. merc. 30,20% – presenze 688.520
Campione: Introiti 26.182.755 – Q. merc. 24,75% – presenze 348.369
Venezia: Introiti 28.263.197 – Q. merc. 26,72% – presenze 347.520

2022
Sanremo: Introiti 43.523.010 – Q. merc. 17,35% – presenze 174.973
Saint Vincent: Introiti 62.400.054 – Q. merc. 24,87% – presenze 295.599
Campione: Introiti 40.503.682 – Q. merc. 16,15% – presenze 208.334
Venezia: Introiti 104.435.225 – Q. merc. 41,63% – presenze 623.735

Mauro Natta

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