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FEDE E RELIGIONI | 26 aprile 2025, 08:00

Oggi i funerali, il corteo funebre e la tumulazione

Da piazza San Pietro a Santa Maria Maggiore. E’ lungo sei chilometri l’ultimo viaggio di Papa Francesco, che ancora una volta, come è accaduto in dodici anni di pontificato, sarò accompagnato dal popolo di Dio, che potrà vederlo da dietro le transenne

Oggi i funerali, il corteo funebre e la tumulazione

Dopo i funerali di oggo, infatti, un corteo funebre a passo d’uomo si snoderà per le vie del centro, ricalcando in parte l’antica Via Papalis, il tragitto che i papi percorrevano in corteo dopo l’elezione e la consacrazione in San Pietro per raggiungere la basilica Lateranense, sede della cattedra episcopale. Il corteo funebre – ha reso noto la Prefettura di Roma, al termine del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica – passerà nella galleria Pasa, percorrerà Corso Vittorio Emanuele e arriverà a piazza Venezia per poi svoltare sui Fori imperiali, dove imboccherà via Labicana e poi via Merulana, avendo sullo sfondo la basilica di San Giovanni, fino ad arrivare in piazza di Santa Maria Maggiore, dove verrà accolto da un gruppo di poveri. Per motivi di sicurezza le strade interessate saranno chiuse al traffico. Verranno rimosse le auto in sosta e predisposti transennamenti. A seguire le spoglie di Bergoglio un piccolo corteo di auto di alcuni cardinali, mentre “le persone – ha spiegato il prefetto, Lamberto Giannini – potranno vedere il passaggio da dietro le transenne”.

Per quanto riguarda lo svolgimento del rito funebre di domani, l’Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche del Sommo Pontefice ha curato la redazione e la pubblicazione della seconda edizione tipica dell’Ordo Exsequiarum Romani Pontificis, approvata il 29 aprile 2024 da Papa Francesco e resa pubblica nel novembre scorso.

Tra le novità introdotte nel rito delle esequie – rispetto all’Ordo approvato nel 1998 da san Giovanni Paolo II e pubblicata nel 2000, che è stata utilizzata nelle esequie dello stesso Pontefice nel 2005 e, con adattamenti, in quelle del Papa emerito Benedetto XVI nel 2023 – l’esposizione alla venerazione dei fedeli del corpo del Papa già dentro la bara aperta – non più su un catafalco, ma su un “cataletto”, cioè una pedana leggermente sopraelevata – l’eliminazione delle tradizionali tre bare di cipresso, piombo e rovere, a favore di una bara di legno inserita in una di zinco. Tutto ciò, adeguando l’intero rituale alla nuova Costituzione Prædicate Evangelium del marzo 2022 – la quale, pur mantenendo in vigore l’ufficio del Camerlengo, abolisce la Camera Apostolica – e in risposta al desiderio di Papa Francesco, che in diverse occasioni ha chiesto di semplificare il rito facendo in modo che le esequie del Romano Pontefice fossero quelle di un pastore e discepolo di Cristo “e non di un potente di questo mondo”. Un altro elemento di novità consiste nell’introduzione delle indicazioni necessarie per l’eventuale sepoltura in un luogo diverso dalla basilica vaticana. Al contrario dei suoi predecessori, sepolti nelle Grotte Vaticane, Papa Francesco ha infatti espresso nel suo testamento il desiderio di essere sepolto nella basilica di Santa Maria Maggiore, tra la Cappella Paolina, dove si trova tra l’altro l’icona della Madonna Salus Populi Romani da lui molto venerata, e la Cappella Sforza. Al termine del rito della tumulazione, che è un atto privato, i fedeli potranno venerare le spoglie del Pontefice a Santa Maria Maggiore, méta già in queste ore di un pellegrinaggio di decine di migliaia di persone.

m.micaela nicolas

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