L'assegnazione dell'Assessore Luciano Caveri come membro effettivo del Comitato delle Regioni segna un momento significativo non solo per la Valle d'Aosta, ma anche per l'intera architettura regionale europea. Questo evento, sancito dalla Conferenza delle Regioni e Province Autonome di Trento e Bolzano, rappresenta un'opportunità straordinaria per dare voce a realtà autonome spesso trascurate nel dibattito europeo.
La Valle d'Aosta, con la sua storia e le sue peculiarità, ha dimostrato di saper utilizzare le risorse che la montagna offre non solo come patrimonio naturale, ma anche come simbolo di coesione e dialogo tra i popoli. Come ha dichiarato Caveri, “è fondamentale che le nostre montagne diventino un elemento di unione e non di divisione tra i popoli e le regioni d'Europa”. La collaborazione tra la Valle d'Aosta e la Provincia autonoma di Bolzano è emblematico di come le diverse realtà regionali possano unirsi per rafforzare la loro presenza a Bruxelles.
Il riconoscimento della vocazione europea della Valle d'Aosta non è solo una questione di rappresentanza, ma anche di responsabilità. Caveri ha sottolineato: “Questo è un riconoscimento dell’attività svolta in questi anni, e sono determinato a far sentire la voce della nostra regione in Europa”. La sua lunga esperienza nel Comitato delle Regioni sarà preziosa per portare avanti le istanze delle piccole regioni alpine, delle minoranze culturali e linguistiche, e delle autonomie.
In un momento in cui le questioni di inclusività e sostenibilità stanno emergendo con forza nel panorama politico europeo, la voce di una regione come la Valle d'Aosta diventa cruciale. “Le sfide legate al PNRR e all'innovazione richiedono un approccio europeo coordinato, e io sono qui per rappresentare le specificità della nostra realtà”, ha affermato Caveri.
In conclusione, la designazione di Luciano Caveri non rappresenta solo un traguardo personale, ma un passo avanti per tutte le regioni autonome d'Europa. È un segnale forte che invita a riflettere sull'importanza della diversità nel costruire un'Unione più coesa e inclusiva. “Le esperienze e le aspirazioni di realtà come la Valle d'Aosta sono risorse preziose per un futuro europeo che vogliamo essere non solo unito, ma anche rispettoso delle proprie radici e delle proprie identità”, ha concluso l'Assessore.