Otto giorni, oltre 55 ore di proiezione, 63 film da 21 Paesi diversi, 25 anteprime tra mondiali, internazionali, europee e italiane: sono questi i numeri della XXVII edizione del Cervino CineMountain, il festival del cinema di montagna che si è chiuso questa sera a Valtournenche con la cerimonia di premiazione. A trionfare è stato il film Paradise, del regista russo Alexander Abaturov, vincitore del Grand Prix des Festivals Conseil de la Vallée.
Forte della sua esperienza giornalistica, il regista di origine russa, da sempre critico nei confronti del governo putiniano, offre una visione drammatica delle leggi federali che relegano ai margini della società gli abitanti delle “zone di controllo”, come la Siberia.
(ph: Giuseppe Geppo Di Mauro)
Anche quest’anno il festival ha portato a Breuil Cervinia, Valtournenche, Chamois e La Magdeleine il meglio del cinema di settore dell’ultima stagione, ma anche tanti ospiti del mondo del cinema, come l’attore Giuseppe Battiston, che ha aperto la XXVII edizione; dello sport, come Marco Confortola, Nina Caprez e Antoine Le Menestrel; della letteratura, come Mirella Tenderini, Enrico Camanni e Claudio Morandini; e, infine, Carlo Petrini, fondatore di Slow Food, protagonista insieme all’alpinista Hervé Barmasse di una matinée di grande successo.
Buona affluenza alle proiezioni dei film selezionati, di particolare qualità, che hanno messo in difficoltà la Giuria Internazionale, formata quest’anno da Giorgia Priolo, Aleksandar Zarapchiev e Roberto Cavallini, che hanno assegnato il Grand Prix e i premi del Concorso Internazionale.