La Chiesa celebra Beata Carlotta della Resurrezione (Anna Maria Maddalena) Thouret Vergine carmelitana, martire
Anne-Marie Thouret nacque a Mouy, nel Dipartimento francese dell’Oise, il 16 settembre 1715. A sedici anni, durante una festa da ballo, provò un istantaneo ribrezzo per la vita che andava conducendo: decise allora di lasciarsi il mondo alle spalle, entrando in monastero. Il 18 marzo 1736, appena ebbe l’età giusta, entrò nel Carmelo dell’Annunciazione a Compiègne. Ricevette l’abito il 17 luglio 1739, diventando suor Carlotta della Resurrezione. Il 22 agosto 1741, dopo un lungo noviziato, professò i voti. Ricoprì quasi tutte le mansioni in convento, compresa quella di vicepriora, ma fu soprattutto infermiera. Quando scoppiò la rivoluzione francese, le monache rifiutarono di deporre l'abito monastico. Tra il giugno e il settembre 1792, quando la situazione stava precipitando, la priora, madre Teresa di Sant’Agostino, suggerì alle monache di offrire la propria vita per ottenere la pace alla Chiesa e allo Stato francesi. Il 12 settembre 1792 la comunità fu obbligata a lasciare il monastero, ma la priora sistemò le consorelle in quattro appartamenti, dove mantennero, per quanto possibile, un ritmo di preghiera e di attività simile a quello precedente. A giugno le loro abitazioni furono perquisite: tutte furono condotte all’ex monastero della Visitazione, da cui, il 12 luglio 1794, furono trasferite al carcere della Conciergerie di Parigi, dove continuarono a pregare come al Carmelo. Il 17 luglio furono sottoposte a un processo che di fatto le aveva già condannate a morte tramite ghigliottina: si avviarono al patibolo cantando. Suor Carlotta morì a settantotto anni e dieci mesi. Lei e le sue compagne furono beatificate il 13 maggio 1906, sotto il pontificato di san Pio X. Il 1° febbraio 2022 la Congregazione delle Cause dei Santi ha reso nota la volontà di papa Francesco di procedere alla loro canonizzazione equipollente. I loro resti mortali sono venerati nel cimitero di Picpus a Parigi, sepolti in una fossa comune.
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"La solidarietà è una reazione spontanea del cuore e una testimonianza della dignità umana. È esprimere la fraternità non solo in parole, ma in atti concreti”. (Papa Francesco)