Tra un trionfo qui e una delusione là, i candidati valdostani si sono sbizzarriti in dichiarazioni che, tra un sorriso e l'altro, ci raccontano molto più di quanto sembrino dire. Prepariamoci a un viaggio tra entusiasmi sfrenati, qualche battuta sarcastica e molta politica.
AVS terza forza in Valle d'Aosta: Dejanaz raccoglie preferenze in tutta la circoscrizione
I rappresentanti di Adu VdA non stanno più nella pelle, e c'è da capirli. Alex Glarey ci racconta con orgoglio di come abbiano convinto John Dejanaz a rappresentarli. "Quando qualche mese fa abbiamo iniziato a discutere al nostro interno della candidatura migliore da proporre a Sinistra Italiana per la Valle d’Aosta in Europa, avevamo una sola certezza: serviva un nome in grado di attrarre consensi non solo nella nostra Regione, ma in tutta la circoscrizione", dice Glarey. Con oltre 6.270 preferenze, di cui 1.144 nella nostra Valle, la campagna low budget di Dejanaz ha portato a casa un risultato che fa riflettere.
"Tutto cambia," ci ricorda Dejanaz, e per cambiare tutto, loro hanno fatto la loro parte. Una campagna fatta di impegno, di idee e di chilometri macinati in tutte e quattro le Regioni della circoscrizione, con i piedi in Italia e lo sguardo verso l'Europa. Chi ha detto che con pochi soldi non si possono ottenere grandi risultati? Sembra quasi una favola, ma a quanto pare, anche le favole a volte diventano realtà.
Leonardo Lotto: "Fiero delle mie 7.000 preferenze"
Il giovane aostano di Azione, Leonardo Lotto, ha mostrato una determinazione fuori dal comune. "Il mio obiettivo era di portare la Valle d'Aosta in Europa o almeno provarci", dice Lotto, vantandosi delle quasi 5.000 preferenze raccolte fuori dalla Valle. La sua strategia di guardare oltre i confini regionali sembra aver pagato, anche se, a livello nazionale, il risultato è stato una delusione. "Avevamo un programma molto chiaro, molto netto, con una linea politica limpida che io condivido moltissimo," aggiunge Lotto, forse con un pizzico di amarezza per la scarsa lungimiranza degli elettori. Ma ehi, non è forse vero che i grandi visionari sono sempre stati fraintesi all'inizio?
Fulvio Centoz: "Il Pd è l'unica alternativa alla destra"
L'ex sindaco di Aosta, Fulvio Centoz, si prende il suo momento di gloria, ricordandoci che il Pd è "l'unica alternativa alla Meloni e a questa destra." Con 7.900 voti, Centoz è soddisfatto, nonostante 11.000 votanti in meno rispetto al 2019. "Manteniamo un presidio importante," dice Centoz, facendo capire che ogni voto conta, soprattutto quando sono meno gli elettori a esprimersi. È un piccolo successo personale essere il valdostano più votato con 2.833 preferenze. D'altronde, ogni piccolo traguardo personale fa sempre bene all'ego e un po' di riconoscimento non fa mai male, no?
Chiara Minelli: "Risultato collettivo per AVS"
Chiara Minelli, consigliera regionale e candidata in AVS, è più che soddisfatta. "Non immaginavamo un successo di queste proporzioni," dice Minelli, sottolineando il radicamento sul territorio e l'apprezzamento per il lavoro svolto. Le questioni ambientali e la difesa dei diritti sono stati i cavalli di battaglia di AVS. "Abbiamo veicolato bene il programma di AVS, centrato soprattutto sulle questioni ambientali, sulla difesa dei diritti, sulla pace," aggiunge. Un voto che, secondo Minelli, ha un valore doppio, forse perché si sono impegnati tanto... e chi potrebbe dubitarne? "È un risultato collettivo, frutto del lavoro di squadra," conclude. Un vero e proprio spot per il team building, non trovate?
Stefano Aggravi: "Buon punto di partenza per Rassemblement"
Infine, Stefano Aggravi, consigliere regionale di Rassemblement Valdôtain, vede il bicchiere mezzo pieno. Nonostante l'astensione marcata, Aggravi vede un buon punto di partenza per il Rassemblement. E, con un velato tono di rimprovero, invita gli autonomisti che non li hanno votato a riflettere. "Credo che l'area autonomista dovrebbe preoccuparsi ed interrogarsi sul proprio futuro," dice Aggravi, con la saggezza di un vecchio saggio. Forse perché i partiti nazionali "non sono amici dell'autonomia," e qui Aggravi sembra voler dare una lezione di politica a chi non la pensa come lui. Ma d'altronde, non è forse il compito dei politici ricordarci continuamente quanto dovremmo apprezzare le loro scelte?
Europee 2024 i risultati
I risultati definitivi delle elezioni europee 2024 in Valle d'Aosta sono stati annunciati, offrendo uno sguardo chiaro sul panorama politico della regione. Secondo i dati resi pubblici, il partito Fratelli d'Italia si posiziona al primo posto con il 24,3% dei voti, seguito dal Partito Democratico al 19,9% e dall'Alleanza Verdi e Sinistra al 12,1%.
La Lega Salvini Premier raggiunge l'8,8%, mentre Azione e Forza Italia-Noi Moderati si attestano rispettivamente al 7,6% e al 7,8%. Importante risultato anche per il Rassemblement Valdotain, che si posiziona al 7,1%.
I partiti minori registrano percentuali più basse, con Alternativa Popolare allo 0,3%, Libertà allo 0,7%, e il Movimento 5 Stelle al 4,5%. Gli Stati Uniti d'Europa, il movimento Pace Terra Dignità e l'Alleanza Verdi e Sinistra si collocano rispettivamente al 3,4%, 3,1% e 12,1%.
Questi dati delineano il quadro politico attuale della Valle d'Aosta, mostrando una variegata distribuzione di consensi tra i diversi partiti. Resta da vedere come questi risultati influenzeranno il futuro governo e le politiche europee che riguardano la regione.