La canonizzazione di Piergiorgio Frassati avverrà durante il Giubileo del 2025. Lo ha annunciato il Cardinale Marcello Semeraro, prefetto del Dicastero delle Cause dei Santi, durante la XVIII Assemblea Nazionale dell’Azione Cattolica Italiana lo scorso 27 aprile.

Frassati, che fu beatificato nel 1990 da San Giovanni Paolo II, era morto a 24 anni di poliomielite. Figlio del direttore e fondatore della Stampa, aveva dedicato la sua vita ai poveri e alla diffusione della cultura cattolica, lasciando un segno indelebile nella vita di molti.

Frassati era un membro dell’Azione Cattolica, ed è proprio per questo che il Cardinale Semeraro ha voluto dare l’annuncio della prossima canonizzazione durante l’assemblea di Sacrofano. L’ufficialità della canonizzazione verrà data solo quando il Papa approverà il decreto, e la data sarà poi stabilita in un concistoro. Tuttavia, il Cardinale Semeraro non ha avuto timore ad affermare che “la canonizzazione del Beato Piergiorgio Frassati è ormai chiara all’orizzonte e si profila per il prossimo anno giubilare”.

Il Cardinale Semeraro ha citato Frassati tra le più luminose figure di santi cresciuti nell’azione cattolica, e ha ricordato che Giovanni Paolo II, nell’omelia della beatificazione, lo definì come uomo delle beatitudini.

Nato nel 1901, Frassati come detto si impegnò sin da subito nel laicato attivo, militando in particolare tra le file dell’Azione Cattolica e della Federazione Universitaria Cattolici Italiani. Era terziario domenicano e membro delle Conferenze di San Vincenzo de’ Paoli. Il suo impegno in favore dei poveri lo ha incluso in quella schiera dei “santi sociali” torinesi, come San Giovanni Bosco e San Giuseppe Cottolengo.