AGENDA DEL VESCOVO DI AOSTA MONS. FRANCO LOVIGNANA
Giovedì 23 marzo
Torino – ore 9.00-13.00
Partecipazione all’Inaugurazione dell’Anno giudiziario
del Tribunale Ecclesiastico Interdiocesano Piemontese
Venerdì 24 marzo
Vescovado – mattino
Udienze
Domenica 26 marzo
Cattedrale ore 10.30
S. Messa per Cresime degli adulti
Martedì 28 marzo
Curia vescovile – ore 15.00
Riunione del Gruppo di lavoro San Bernardo 2023
Mercoledì 29 marzo
Cattedrale – ore 18.00
S. Messa e Adorazione eucaristica
per la Quinta Stazione quaresimale cittadina
Giovedì 30 marzo
Cattedrale – ore 10.00
S. Messa Interforze in preparazione alla Pasqua
Venerdì 31 marzo
Vescovado – mattino
Udienze
Seminario Maggiore – ore 17.30
Riunione della Consulta delle Aggregazioni laicali
LE MESSAGER RICORDA saint Victorien
La Chiesa celebra San Vittoriano Martire
San Vittoriano, venerato Adelfia Canneto in Puglia non è altro che un “corpo santo”, identificato in erroneamente con l’omonimo santo martire di Cartagine festeggiato anch’egli al 23 marzo. La tradizione vuole che le reliquie del martire cartaginese verso il VI secolo sarebbero giunte nelle catacombe romane di Protestato e poi estratte solo nel 1736 e donate prima ad una chiesa di Napoli ed in un secondo momento, nel 1753, alla comunità di Canneto che lo elesse suo celeste patrono. E’ però inverosimile che un martire africano avesse trovato sepoltura in una catacomba romana, ove fu dimenticato per secoli anziché avere una degna sepoltura in una chiesa romana. Anche l’autorevole Bibliotheca Sanctorum non fa alcun riferimento ad eventuali traslazioni delle reliquie di San Vittoriano di Cartagine a Roma, a Napoli ed infine a Canneto, dando quindi indiretta conferma all’ipotesi che si tratti di un “corpo santo” della cui vita non si hanno notizie e quindi si è cercato di porre rimedio a ciò associandolo ad un personaggio storicamente certo.
Il sole sorge alle ore 6,36 e tramonta alle ore 18,41.
La Quaresima è il tempo «per spogliarci della pretesa di bastare a noi stessi e della smania di metterci al centro, di essere i primi della classe, di pensare che con le nostre sole capacità possiamo essere protagonisti della vita e trasformare il mondo che ci circonda». (Papa Francesco)