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ECONOMIA | 01 febbraio 2023, 15:00

Imprese VDA in aumento nel 2022 ma ancora inferiori al periodo pre-covid

Ad informare sui nuovi numeri è la Chambre Valdôtaine

Imprese VDA in aumento nel 2022 ma ancora inferiori al periodo pre-covid

La Chambre Valdôtaine informa che lo stock di imprese registrate in Valle d’Aosta al 31 dicembre 2022 è di 12.290 unità, in aumento dello 0,3% rispetto al 2021 (+34 imprese). Il numero di imprese risulta in aumento anche rispetto al valore registrato nel 2020 (12.212 imprese) ma ancora inferiore rispetto al 2019 (12.318).

Prendendo in esame la dinamica di iscrizioni e cancellazioni, si riscontra come, rispetto al 2021, sia in crescita il numero di nuove imprese (627 contro 610), in aumento anche le cancellazioni non d’ufficio (577 contro 508), ed un saldo tra iscrizioni e cancellazioni  che si conferma positivo (+50).

Alla luce dei dati sopra riportati, il tasso di crescita si attesta su un valore di +0,41%, in calo rispetto al 2021 (+0,84%), e inferiore rispetto al dato nazionale (+0,79%), ma superiore rispetto ai valori registrati nel 2020 (-0,02%) e al 2019 (-0,09%).

TOTALE IMPRESE

Macro-Settore

2022

2021

2020

2019

scarto su anno 2021

var. % su anno 2021

Agricoltura

1.472

1.461

1.456

1.445

11

0,8

Industria (B C D E)

878

886

889

904

-8

-0,9

Costruzioni

2.365

2.366

2.322

2.368

-1

0,0

Commercio

1.928

1.956

1.965

2.008

-28

-1,4

Alloggio e ristorazione

1.810

1.835

1.827

1.839

-25

-1,4

Trasporti

214

225

224

226

-11

-4,9

Assicurazioni e credito

229

224

224

213

5

2,2

Servizi alle imprese (J L M N)

1.577

1.579

1.564

1.553

-2

-0,1

Altri settori

859

851

825

814

8

0,9

NC

958

873

916

948

85

9,7

TOTALE

12.290

12.256

12.212

12.318

34

0,3

 

 

Analizzando più nel dettaglio i settori economici, rispetto ai 12 mesi precedenti, emerge una crescita dello 0,8% del comparto agricolo (+11 imprese) ed una sostanziale tenuta di quello delle costruzioni. Calano invece le imprese del comparto commerciale (-1,4% e – 28 unità) così come quello turistico (-1,4% e -25 unità). In calo anche le imprese facenti capo al settore industriale (-0.9% e -8 unità).

ARTIGIANE

Macro-Settore

2022

2021

2020

2019

scarto su anno 2021

var. % su anno 2021

Agricoltura

14

11

13

13

3

27,3

Industria (B C D E)

575

573

577

578

2

0,3

Costruzioni

1.797

1.779

1.735

1.773

18

1,0

Commercio

179

183

184

191

-4

-2,2

Alloggio e ristorazione

85

86

79

85

-1

-1,2

Trasporti

135

134

135

139

1

0,7

Assicurazioni e credito

0

0

0

1

0

0,0

Servizi alle imprese (J L M N)

315

316

312

325

-1

-0,3

Altri settori

510

507

495

491

3

0,6

NC

0

0

0

1

0

0,0

TOTALE

3.610

3.589

3.530

3.597

21

0,6

 

Per quanto riguarda il comparto artigianale, il 2022 registra uno stock di 3.610 imprese, con un aumento dello 0,6% rispetto all’anno precedente (+21 imprese), così come anche rispetto al 2020 (+2,3%). A caratterizzare l’andamento del comparto è ancora una volta il settore edile che registra un +1% (+18 imprese) rispetto al 2021.

I dati riguardanti la natura giuridica delle imprese attestano, infine, un tasso di crescita positivo delle società di capitale (+2,3%) così come delle imprese individuali (+0,3%). Valori negativi invece per le ditte individuali il cui tasso di crescita si attesta a -0.95%.

“Quelli del 2022 sono dati in chiaro-scuro – commenta il Presidente della Chambre Valdôtaine, Roberto Sapia – se da una parte, infatti, la crescita del numero delle imprese attesta una tenuta del comparto, dall’altra non abbiamo ancora recuperato i valori pre-pandemici. E’ un dato che preoccupa soprattutto alla luce dell’incertezza generata dall’aumentare dell’inflazione, dei costi delle energia e delle materie prime, così come della situazione internazionale. Molti di coloro che vorrebbero avviare un’attività in proprio tendono ad aspettare per capire l’evolversi della situazione. Un comparto imprenditoriale dinamico e attivo è una condizione essenziale per la crescita dell’economia e quindi serve porre in essere tutti gli interventi possibili, anche grazie alla nuova programmazione europea e dai fondi del PNRR, per garantire stabilità e crescita del sistema Valle d’Aosta ”. 

red.

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