Si legge nel Vangelo secondo Matteo: " Sia invece il vostro dire sì, sì; no, no; il di più viene dal maligno." Questa sorta di ammonizione Gesù la rivolge ai suoi discepoli, ma si adatterebbe benissimo ai nostri politici.
Basta pensare al teatrino della politica valdostana. Da diversi mesi si attende la nomina di un assessore; dopo l'archiviazione del processo Egomnia assistiamo, da parte dei consiglieri indagati, ad una generale rivendicazione di verginità politica, dimenticando che dalle indagini è emersa chiaramente la responsabilità etico-morale degli stessi indagati: non si è trovato il prezzo del misfatto (pretium sceleris) ma il misfatto c'è stato perché i voti della 'ndrangheta sono stati chiesti, promessi e ottenuti.
Per giorni abbiamo assistito alla "pantomima" dei candidati alla presidenza della Regione con decisioni annunciate e subito dopo ritirate. Gli alleati dell'UV, nascondendosi dietro lo schermo di una "efficienza" ( in verità inefficiente, se non inesistente), temono invece un rimpasto che metterebbe in discussione i loro assessorati.
E il tutto è avvolto in una nebbia persistente, e, se cerchi di capire un po' di più, è come se ti trovassi di fronte a dei muri di gomma impermeabili. E, a proposito di muri, si pensi anche alla vicenda della riforma della legge elettorale regionale, che sarebbe il vero toccasana per la politica valdostana. Una riforma che consenta ai valdostani di eleggere direttamente il presidente della Giunta e la sua maggioranza.
Sono da tempo depositate in Consiglio regionale due proposte di legge in questo senso; e c'è una richiesta sottoscritta da 3300 valdostani che chiede che si vada almeno ad un referendum consultivo, previsto dalla legge, per conoscere l'opinione di tutti i valdostani sulla questione. Ma le proposte di legge e la richiesta di referendum si stanno perdendo nei meandri delle Commissioni senza trovare il coraggio di dire sì o no a quanto richiesto.
Ho letto di recente di un progetto universitario di ricerca per definire il ritratto della popolazione valdostana con il DNA. Più che una ricerca sulla popolazione, che ha già ben altri guai e problemi da risolvere, indirizzerei la ricerca con il DNA su molti dei nostri consiglieri regionali.