AGENDA DEL VESCOVO DI AOSTA MONS. FRANCO LOVIGNANA
Mercoledì 9 novembre
Torino - mattino
Riunione della Presidenza CEP
Giovedì 10 novembre
Seminario - mattino
Partecipazione all'incontro degli Economi diocesani
della Regione ecclesiastica
Vescovado - pomeriggio
Udienze
Venerdì 11 novembre
Vescovado - mattino
Udienze
Seminario - ore 17.00
Riunione della Consulta diocesana delle Aggregazioni laicali
Sabato 12 novembre
Cattedrale - Pont Suaz - ore 6.00
Pellegrinaggio mensile a N.-D. de Pitié
Refuge Père Laurent - ore 10.30
S. Messa
Chiesa parrocchiale di Gressan - ore 18.00
S. Cresime
Domenica 13 novembre
Chiesa parrocchiale di Jovençan - ore 9.30
S. Cresime
Chiesa parrocchiale di Gressan - ore 11.00
S. Cresime
LE MESSAGER RICORDA saint Godefroy
La Chiesa celebra Dedicazione della Basilica Lateranense
All’inizio del IV secolo, Roma cominciò a cambiare il suo tradizionale aspetto architettonico grazie all’imperatore Costantino e all’attività edilizia da lui favorita. Egli fece costruire la basilica di San Giovanni in Laterano con un battistero e un palazzo che divenne la residenza dei vescovi di Roma.
Cattedrale di Roma, San Giovanni in Laterano è la madre di tutte le chiese dell’urbe e dell’orbe. E’ il simbolo della fede dei cristiani nei primi secoli, che sentivano la necessità di riunirsi in un luogo comune e consacrato per celebrare la Parola di Dio e i Sacri Misteri. La festa odierna, come ben evidenzia la liturgia, è la festa di tutte le chiese del mondo.
Il sole sorge alle ore 7,14 e tramonta alle ore 17,01.
“La guerra non devasta solo il presente, ma anche l’avvenire di una società. Ho letto che dall’inizio dell’aggressione all’Ucraina un bambino su due è stato sfollato dal Paese. Questo vuol dire distruggere il futuro, provocare traumi drammatici nei più piccoli e innocenti tra di noi. Ecco la bestialità della guerra, atto barbaro e sacrilego! La guerra non può essere qualcosa di inevitabile: non dobbiamo abituarci alla guerra! Dobbiamo invece convertire lo sdegno di oggi nell’impegno di domani. Perché, se da questa vicenda usciremo come prima, saremo in qualche modo tutti colpevoli. Di fronte al pericolo di autodistruggersi, l’umanità comprenda che è giunto il momento di abolire la guerra, di cancellarla dalla storia dell’uomo prima che sia lei a cancellare l’uomo dalla storia”. (Papa Francesco)











