E’ di una settimana fa la lettere che l’associazione nazionale autotrasporto viaggiatori (Anav) ha inviato al Direttore Generale per il Trasporto pubblico locale e regionale e la mobilità pubblica sostenibile del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, per evidenziare le problematiche relative all’utilizzo del pos per il pagamento dei biglietti a bordo.
Lo ha fatto sapere, Jean Pierre Calliera (nella foto in basso), della Vita Spa, dopo che una utente si è rivolta a Federconsumatori perché sul pullman di linea Ayas-Verrés l’autista ha fatto scendere due giovani privi di contanti per pagare il biglietto. Tutto questo nonostante sia previsto per tutti i soggetti che effettuano cessioni di beni e prestazioni di servizi l’obbligo di accettare anche “pagamenti effettuati attraverso carte di pagamento, relativamente ad almeno una carta di debito e una carta di credito e alle carte prepagate” salvo che nei casi di “oggettiva impossibilità tecnica”.
Del problema sarà investito anche l’assessore regionale ai trasporti. Al di là delle problematiche tecniche che, soprattutto nei servizi extra-urbani, potrebbero frequentemente insorgere per assenza o ritardi di connessione internet e degli investimenti che gli operatori di trasporto dovrebbero mettere in campo per dotare la flotta di tale equipaggiamento, il ricorso a carte di pagamento da parte dell’utenza comporterebbe, infatti, una dilatazione dei tempi delle operazioni di salita a bordo dei mezzi che avrebbe inevitabili ricadute sulla velocità commerciale, sul rispetto dei tempi di fermata, sulla puntualità e sicurezza dei servizi.
Senza campare giustificazione Jean Pierre Calliera spiega che è difficile conciliare il rispetto degli orari con le problematiche connesse alla riscossione dei pagamenti dei biglietti a bordo degli mezzi. “Siamo subissati di proteste anche per ritardi di nove minuti che non si possono imputare ai nostri autisti a a condizioni oggettive di traffico”.
Come richiesto a livello nazionale, anche i i concessionari di trasporto pubblico su gomma chiederanno nel caso delle aziende di TPL, l’obbligo può considerarsi adempiuto ogniqualvolta il pagamento mediante carte di pagamento – benché escluso a bordo degli autobus - sia comunque consentito presso una rete diffusa di altri punti/canali di vendita aziendali quali biglietterie/rivendite a terra, canali internet; tanto più che tale interpretazione non contrasta con le finalità di monitoraggio e contrasto all’evasione perseguiti dalla norma, in quanto, sebbene ampiamente diffusa tra le aziende TPL.
C’è da augurarsi che l’assessore regionale ai trasporti di intesa con i concessionari adotti, nel più breve tempo possibile, di uno dei tanti sistemi di monitoraggio e pagamento dei biglietti sui mezzi di trasporto pubblico su gomma.
La tecnologie mette a disposizioni piattaforme e valida tori. Ci sono sistemi di grande semplicità: basta avvicinare la carta ai validatori dedicati e tutto il resto lo farà il sistema; pertanto, anche in caso di cambio mezzo durante il periodo di validità della prima validazione non c’è il rischio di pagare due volte.
A Bologna, così come in tante altre città, usare la carta bancaria per il pagamento del trasporto pubblico non comporta maggiorazioni di prezzo rispetto alla tariffa ordinaria. Il software del sistema effettua il calcolo del dovuto in automatico alla fine di ogni turno di servizio addebitando la “miglior tariffa” possibile.
La tecnologia serve anche per migliorare l’efficienza dei servizi pubblici e aumentare la competitività della Valle nell’erogazione dei servizi a residenti e turisti.