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ATTUALITÀ ECONOMIA | 20 agosto 2021, 10:00

Canone TV RAI non più in bolletta

Dal 2015, con la Legge di Stabilità, è stato introdotto per la prima volta il pagamento del canone RAI direttamente nella bollette energetica degli italiani. L'addebito veniva pagato in 10 rate mensili e il canone è passato da essere la tassa più evasa a portare alla tv pubblica 1,8 miliardi l'anno. Il Governo Draghi sta valutando di eliminare l'imposta dalle bollette, ecco perché e quali sono le novità

Canone TV RAI non più in bolletta

Il Canone tv RAI potrebbe non essere più nella bolletta a breve, il nuovo Governo potrebbe intervenire in modo drastico sulla misura introdotta dal Renzi. Molti cittadini saranno sollevati da questa notizia, anche se va detto che la soluzione renziana aveva ridotto notevolmente l’evasione dell’imposta sulla tv pubblica.

Alla base del potenziale cambiamento ci sarebbero degli accordi presi da Draghi e dai suoi ministri con l’Unione Europea. Bruxelles avrebbe chiesto di eliminare dalle fatture delle forniture energetiche le voci di oneri impropri, i motivi di questa richiesta sono da ricercare nelle normative sulla trasparenza e sulla concorrenza.

Il Canone Rai rimarrà in bolletta, almeno per il momento. Nei giorni scorsi si era paventata la possibilità, anticipata da alcune testate giornalistiche, che l’imposta potesse tornare a un pagamento separato, e sebbene questa ipotesi sia stata appoggiata anche da alcuni membri della maggioranza di governo, in realtà adesso sembra destinata a naufragare. O per lo meno, non dovrebbe essere inserita nella legge sulla concorrenza.

Il governo Draghi dovrà approvare entro il 31 dicembre 2022, d’accordo con l’UE, le nuove misure concorrenziali (il disegno di legge sulla concorrenza sarebbe dovuto approdare in Cdm a fine luglio, ma slitterà quasi sicuramente a settembre).

Le misure di accompagnamento per garantire la diffusione della concorrenza nei mercati al dettaglio dell’elettricità entreranno in vigore al più tardi il 31 dicembre 2022″, è infatti scritto nell’allegato di esecuzione del Consiglio europeo sull’approvazione della valutazione del piano di ripresa e resilienza per l’Italia (Pnrr).

In sostanza, nel Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), il premier Draghi ha promesso all’Ue l’abolizione dell’obbligo per i venditori di elettricità di “raccogliere tramite le bollette somme che non sono direttamente correlate con l’energia”.

Come anticipato, la fuoriuscita del Canone Rai di 90 euro dalla bolletta dell’elettricità, considerato come onere improprio per i cittadini, non dovrebbe però essere previsto dalla legge sulla concorrenza. Si valutano quindi nuove ipotesi che seguiranno un diverso iter parlamentare.

Il Ddl Concorrenza dovrebbe dunque eliminare le incrostazioni che frenano l’economia, impegno verso l’Ue contenuto nel Piano nazionale di ripresa e resilienza inviato a Bruxelles (pilastro dei 200 e passa miliardi di prestiti e sovvenzioni che l’Italia riceverà nei prossimi anni). Tra queste la cancellazione dell’obbligo per i venditori di elettricità di “raccogliere tramite le bollette somme che non sono direttamente correlate con l’energia” (1). L’imposta/canone Rai (9 euro mensili per dieci mesi) tra queste.

ascova

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