Un piccolo spiraglio di luce nei tempi bui dell’emergenza Covid-19: Riccardo Cotarella, stimato presidente di Assoenologi, si è confrontato con importanti rappresentanti della comunità medica e ha confermato che bere vino, responsabilmente, potrebbe contribuire a una migliore igienizzazione del cavo orale e della faringe, area dove si annidano i virus nel corso delle infezioni.
Un consumo moderato di vino, quindi, non è sconsigliato di questi tempi, anche tenendo conto del fatto che la sopravvivenza del virus nel vino appare impossibile, così come è statisticamente inesistente la contaminazione degli imballaggi.
“Ci sono pervenute numerose richieste da parte dei clienti per sapere se il vino valdostano fosse sicuro”, affermano Hervé e Simon Grosjean della Cantina Grosjean Vins di Quart. “Noi ci sentiamo di confermare che i nostri prodotti lo sono completamente e che si possono acquistare anche on line per il consumo casalingo: è importante veicolare quest’informazione per prevenire timori ingiustificati e infondati.”Una buona notizia per chi ha una cantina ben fornita e vuole passare del tempo di qualità anche in casa.
“Il vino di montagna, da sempre, è salutare e genuino”, prosegue Elio Ottin dell’omonima azienda di Aosta. “Una recente ricerca condotta in collaborazione con l’Institut Agricole Régionale, l’Università di Torino e l’ospedale di Genova ha attestato che il vino rosso prodotto in montagna è particolarmente ricco di resveratrolo, un prezioso antiossidante amico della salute. In più il vino è gioia, condivisione e fa bene dal punto di vista psicologico: la magia di una bottiglia per girare il mondo da casa”.
Insomma, invece di uscire proviamo a goderci un bicchiere tra di noi o magari via skype con gli amici. Si tratta di imparare una nuova routine che col tempo potrebbe anche piacerci.





