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FEDE E RELIGIONI | 20 settembre 2019, 18:00

Domani sabato 21 settembre saint Matthieu

Sancte Michaël Archangele, ora pro me!   Sorgi dunque, o Signore, e conferma nella tua grazia coloro che mi hai affidato e non permettere che qualcuno abbia a perdersi disertando l'ovile. Oh Dio! oh Dio! non permettere che vada in perdizione la tua eredità. (san Pio da Pietrelcina)

Domani sabato 21 settembre saint Matthieu

AGENDA DEL VESCOVO DI AOSTA MONS. FRANCO LOVIGNANA

Sabato 21 settembre

Santuario di Oropa

Pellegrinaggio Consulta diocesana delle Aggregazione Laicali

Lunedì 23 - Martedì 24 settembre

Priorato di Saint-Pierre – mattino

"Due Giorni" del clero all'inizio dell'Anno Pastorale

Mercoledì 25 settembre

Vescovado – mattino

Udienze

Sabato 28 settembre

Convento Suore San Giuseppe - ore 9.30

Incontro con le religiose e i religiosi all'inizio dell'Anno Pastorale

Chiesa collegiata di Sant'Orso - ore 18.00

S. Cresime

Domenica 29 settembre

Chiesa Parrocchiale di Sant'Anselmo - ore 11.00

S.Cresime
Chiusura dei pellegrinaggi mariani estivi

Le Messager Valdotain ricorda sabato 21 settembre saint Matthieu

La Chiesa celebra  San Matteo Apostolo ed evangelista

Matteo fa l'esattore delle tasse in Cafarnao di Galilea. Gesù lo vede, lo chiama. Lui si alza di colpo, lascia tutto e lo segue. Da quel momento cessano di esistere i tributi, le finanze, i Romani. Tutto cancellato da quella parola di Gesù: "Seguimi".

Gli evangelisti Luca e Marco lo chiamano anche Levi, che potrebbe essere il suo secondo nome. Ma gli danno il nome di Matteo nella lista dei Dodici scelti da Gesù come suoi inviati: “Apostoli”. E con questo nome egli compare anche negli Atti degli Apostoli.

Pochissimo sappiamo della sua vita. Ma abbiamo il suo Vangelo, a lungo ritenuto il primo dei quattro testi canonici, in ordine di tempo. Ora gli studi mettono a quel posto il Vangelo di Marco: diversamente dagli altri tre, il testo di Matteo non è scritto in greco, ma in lingua “ebraica” o “paterna”, secondo gli scrittori antichi. E quasi sicuramente si tratta dell’aramaico, allora parlato in Palestina. Matteo ha voluto innanzitutto parlare a cristiani di origine ebraica. E ad essi è fondamentale presentare gli insegnamenti di Gesù come conferma e compimento della Legge mosaica.

Vediamo infatti – anzi, a volte pare proprio di ascoltarlo – che di continuo egli lega fatti, gesti, detti relativi a Gesù con richiami all’Antico Testamento, per far ben capire da dove egli viene e che cosa è venuto a realizzare. Partendo di qui, l’evangelista Matteo delinea poi gli eventi del grandioso futuro della comunità di Gesù, della Chiesa, del Regno che compirà le profezie, quando i popoli "vedranno il Figlio dell’Uomo venire sopra le nubi del cielo in grande potenza e gloria" (24,30).

Scritto in una lingua per pochi, il testo di Matteo diventa libro di tutti dopo la traduzione in greco..

 Il sole sorge alle ore 7,01 e tramonta alle ore 19,37.

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