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CRONACA | 05 febbraio 2019, 17:58

Arrivati dalla Germania i 25.000 euro trovati nella scrivania del Presidente della Giunta Marquis

Arrivati dalla Germania i 25.000 euro trovati nella scrivania del Presidente della Giunta Marquis

Hanno percorso quasi 640 chilometri, i 25.000 euro ritrovati il 22 giugno 2017 nella scrivania del Presidente della Giunta regionale della Valle d'Aosta.

Un lungo viaggio per giungere nelle mani di ‘sicari politici’ che probabilmente volevano cancellare politicamente Augusto Rollandin e dare la scalata all'Uv per impradonirsi del potere locale dopo aver eliminato i vecchi leader.

Le 50 banconote da 500 euro sono state infatti stampate in Germania e proverrebbero da una banca di una cittadina tedesca nota in Italia anche per fatti di criminalità organizzata.

Lo avrebbero accertato gli investigatori della Digos che, coordinati dal pm Luca Ceccanti, dai numeri di serie delle banconote hanno percorso a ritroso la loro provenienza e hanno messo nero su bianco le risultanze dell'inchiesta, per il momento racchiusa in un faldone di 800 pagine.

Subito dopo il ritrovamento Marquis sostenne che quei soldi, come forse gli era stato riferito dal suo segretario particolare, Donatello Trevisan, scomparso pochi mesi fa per problemi cardiaci, erano stato ritrovati insieme ad altro materiale: una foto che ritraeva Rollandin con altre persone, simboli scambiati per massonici risultati poi loghi di un'associazione privata e una carta di credito scaduta, sempre di Rollandin.

Il tutto, disse Marquis alla polizia, “contenuto in una busta collocata dietro l’ultimo cassetto a destra della scrivania nella stanza del Presidente”.

Un caso 'politico'

Il ritrovamento fece tanto scalpore, peraltro non ancora sopito, che fece dire a Marquis che si trattava delll'ultimo episodio della vecchia politica e che con la sua presidenza tutto sarebbe cambiato. 

Le 50 banconote da 500 euro furono rinvenute tre mesi dopo l'insediamento della nuova Giunta (foto a lato) presieduta da Marquis e sostenuta da Alpe, Uvp, Stella Alpina e PnV, che mandò all'opposizione l'Uv.

L'inchiesta sui 25. 000 euro potrtebbe avere sviluppi o liaison con l'Operazione Geenna, soprattutto per la parte che riguarda gli indagati torinesi e Nicola Prettico, consigliere comunale di Aosta dell'Uv. 

Inchieste intrecciate, un'ipotesi

I tagli da 500 euro sono quelli maggiormente utilizzati per riciclare denaro sporco, per trasferire manualmente da un Paese all’altro somme di denaro proventi di delitti, tant'è che è recente la notizia della loro abolizione.

Quanto al luogo di provenienza, in Germania vivono e operano personaggi della criminalità organizzata - come ad esempio alcuni componenti della famiglia Nirta - i cui nomi compaiono nelle 930 pagine dell’ordinanza cautelare dei 16 arrestati nell’Operazione Geenna contro la presunta infiltrazione della ‘ndrangheta in Valle d’Aosta.

Nella medesima ordinanza sono tra gli altri citati nomi di persone alle quali si sono interessati gli inquirenti della Digos nelle indagini sui 25.000 euro; come quello di Gianni Mongerod, dipendente regionale all’epoca responsabile della sicurezza ed emergenza a Palazzo regionale (sollevato dall’incarico da oggi martedì 5 febbraio ndr), e quello di Donatello Trevisan, dipendente Finaosta, nell’estate 2017 segretario particolare di Pierluigi Marquis.

Il nome di Mongerod, che non risulta indagato, è riportato 136 volte e a vario titolo nell’ordinanza dell'Operazione Geenna; quello di Trevisan, mai indagato dalla Dda,  27 volte ma in una sola particolare circostanza: gli fu chiesto da alcuni ‘sodali’ della ‘ndrina valdostana il sostegno elettorale a Valerio Lancerotto (Uv) alle elezioni comunali di Aosta. Lancerotto, eletto in Consiglio comunale con 437 voti e poi nominato assessore ai Lavori Pubblici sarebbe stato ‘appoggiato’ anche dagli arrestati Antonio Raso e Marco Di Donato e proprio a Raso sarebbe toccato il compito di convincere Donatello Trevisan a votare e fare campagna elettorale per Lancerotto.

Amicizie millantate e smanie di potere personale

Dall'inchiesta Geenna e da quella per far chiarezza sulla provenienza e il ritrovamento dei 25.000 euro emergono intrecci tra i diversi membri della presunta ‘ndrina ed esponenti politici, intrecci forse talvolta millantati e che non sempre erano conosciuti dagli stessi candidati o politici.

Ed è proprio nell'inchiesta Geenna che emerge chiaramente il disegno di scalare l'Union Valdotaine, tant'è che viene fatto esplicito riferimento all'elezione di Nicola Prettico nel 'Conseil', il parlamentino unionista, perchè detentore di 80 tessere del Movimento. Lo stesso Prettico, dall'ordinanza di custodia cautelare dell'inchiesta Geenna emerge come iscritto e cofondatore di una loggia massonica 'aostana', pur non avendo grande credito all'interno della 'ndrina.

patrizio gabetti

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