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FEDE E RELIGIONI | 12 settembre 2018, 18:00

Domani giovedì 13 settembre saint Jean Chrysostome saint Aimé

Lo spirito umano senza la fiamma del divino amore è portato a raggiungere la fila delle bestie, mentre al contrario la carità, l'amore di Dio lo innalza tant'alto da giungere fino al trono di Dio. Ringraziate senza mai stancarvi la liberalità di un sì buon Padre e pregatelo che accresca sempre più la santa carità nel vostro cuore. (San Pio da Pietrelcina)

Domani giovedì 13 settembre saint Jean Chrysostome saint Aimé

AGENDA DEL VESCOVO MONS. FRANCO LOVIGNANA

Giovedì 13 settembre
Vescovado - ore 10.00
Preparazione della riunione della nuova Commissione presbiterale regionale

Vescovado - pomeriggio
Udienze

Sabato 15 settembre
Monastero di Nostra Signora di Valserena
Partecipazione alle Celebrazioni per il 50° di fondazione

Lunedì 17 settembre
Vescovado - mattino
Riunione del Consiglio dei Vicari

Vescovado - ore 17.30
Partecipazione alla conferenza di presentazione dei restauri della Cappella di Marseiller

•Le Messager Valdotain celebra giovedì 13 settembre saint Jean Chrysostome saint Aimé

La Chiesa onora  San Giovanni Crisostomo Vescovo e dottore della Chiesa

Giovanni, nato ad Antiochia (probabilmente nel 349), dopo i primi anni trascorsi nel deserto, fu ordinato sacerdote dal vescovo Fabiano e ne diventò collaboratore. Grande predicatore, nel 398 fu chiamato a succedere al patriarca Nettario sulla cattedra di Costantinopoli. L'attività di Giovanni fu apprezzata e discussa: evangelizzazione delle campagne, creazione di ospedali, processioni anti-ariane sotto la protezione della polizia imperiale, sermoni di fuoco con cui fustigava vizi e tiepidezze, severi richiami ai monaci indolenti e agli ecclesiastici troppo sensibili alla ricchezza. Deposto illegalmente da un gruppo di vescovi capeggiati da Teofilo di Alessandria, ed esiliato, venne richiamato quasi subito dall'imperatore Arcadio. Ma due mesi dopo Giovanni era di nuovo esiliato, prima in Armenia, poi sulle rive del Mar Nero. Qui il 14 settembre 407, Giovanni morì. Dal sepolcro di Comana, il figlio di Arcadio, Teodosio il Giovane, fece trasferire i resti mortali del santo a Costantinopoli, dove giunsero la notte del 27 gennaio 438.

Il sole sorge alle ore 6,54 e tramonta alle ore 19,49.

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