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| 14 giugno 2018, 09:30

CHE FAME!

CHE FAME!

Sto trascorrendo una settimana di vacanza in un villaggio turistico del sud Italia: il clima è fantastico, il mare è stupendo e non mancano grandi quantità di cibo. Oggi vorrei parlarvi proprio di quest’ultimo aspetto: un’indagine del Censis sulle abitudini alimentari sostiene che quasi 2 milioni di italiani mangino troppo. Il cibo è al centro della nostra vita, come potremmo farne a meno?

Proviamo a pensare se una mattina, al nostro risveglio, ci trovassimo in mezzo al deserto senza cibo e senza alcuna possibilità di procurarcene: come ci sentiremmo?

Il popolo ebraico, nella Bibbia, aveva provato la fame nel deserto e Dio li aveva nutriti con un cibo di cui non avevano mai sentito parlare: la manna! Ogni giorno Dio mandava dal cielo questo cibo zuccherino, che doveva essere obbligatoriamente consumato in giornata perché il giorno seguente marciva e si deteriorava.

«Egli dunque ti ha fatto provar la fame, poi ti ha nutrito di manna, che tu non conoscevi e che i tuoi padri non avevano mai conosciuto, per insegnarti che l'uomo non vive soltanto di pane, ma che vive di tutto quello che procede dalla bocca del Signore.»

Deuteronomio 8:3

Uno scozzese, agli inizi del 1900, dovendo recarsi a New York, aveva acquistato un posto su un grande transatlantico che faceva la spola tra l’Europa e l’America. Non avendo molti soldi, decise di risparmiare sul cibo e fece scorta di crackers, formaggio e frutta prima della sua partenza. La nave salpò e lui cominciò a mangiare il suo pasto spartano. Per i primi giorni questa strategia funzionò alla grande, ma più i giorni passavano e più le sue scorte alimentari ammuffivano e diventavano immangiabili. Gli ultimi giorni prima dell’attracco a Manhattan lo scozzese patì la fame e decise di fare l’ultimo pasto nella sala da pranzo della nave. Immaginate la sua sorpresa nello scoprire che non avrebbe dovuto pagare nulla perché i pasti dell’intero viaggio erano inclusi nel biglietto!

Dio ci mette a disposizione quotidianamente e in modo totalmente gratuito un cibo che ci nutre e ci toglie la fame.

Stiamo vivendo una circostanza critica? Ci chiediamo perché Dio dovrebbe farci vivere un periodo simile? Se il Signore ci fa provare dei momenti di difficoltà è soltanto per farci capire che abbiamo bisogno di Lui!

Anziché mormorare e lamentarci dei nostri momenti bui, andiamo a Dio e Lui trasformerà la nostra situazione di criticità in un momento di benedizione! Non possiamo fare affidamento su scorte che pensiamo di aver accumulato, abbiamo bisogno ogni giorno di manna fresca.

Andiamo a raccoglierla altrimenti andrà sprecata!

Sto trascorrendo una settimana di vacanza in un villaggio turistico del sud Italia: il clima è fantastico, il mare è stupendo e non mancano grandi quantità di cibo. Oggi vorrei parlarvi proprio di quest’ultimo aspetto: un’indagine del Censis sulle abitudini alimentari sostiene che quasi 2 milioni di italiani mangino troppo. Il cibo è al centro della nostra vita, come potremmo farne a meno?

Proviamo a pensare se una mattina, al nostro risveglio, ci trovassimo in mezzo al deserto senza cibo e senza alcuna possibilità di procurarcene: come ci sentiremmo?

Il popolo ebraico, nella Bibbia, aveva provato la fame nel deserto e Dio li aveva nutriti con un cibo di cui non avevano mai sentito parlare: la manna! Ogni giorno Dio mandava dal cielo questo cibo zuccherino, che doveva essere obbligatoriamente consumato in giornata perché il giorno seguente marciva e si deteriorava.

«Egli dunque ti ha fatto provar la fame, poi ti ha nutrito di manna, che tu non conoscevi e che i tuoi padri non avevano mai conosciuto, per insegnarti che l'uomo non vive soltanto di pane, ma che vive di tutto quello che procede dalla bocca del Signore.»

Deuteronomio 8:3

Uno scozzese, agli inizi del 1900, dovendo recarsi a New York, aveva acquistato un posto su un grande transatlantico che faceva la spola tra l’Europa e l’America. Non avendo molti soldi, decise di risparmiare sul cibo e fece scorta di crackers, formaggio e frutta prima della sua partenza. La nave salpò e lui cominciò a mangiare il suo pasto spartano. Per i primi giorni questa strategia funzionò alla grande, ma più i giorni passavano e più le sue scorte alimentari ammuffivano e diventavano immangiabili. Gli ultimi giorni prima dell’attracco a Manhattan lo scozzese patì la fame e decise di fare l’ultimo pasto nella sala da pranzo della nave. Immaginate la sua sorpresa nello scoprire che non avrebbe dovuto pagare nulla perché i pasti dell’intero viaggio erano inclusi nel biglietto!

Dio ci mette a disposizione quotidianamente e in modo totalmente gratuito un cibo che ci nutre e ci toglie la fame.

Stiamo vivendo una circostanza critica? Ci chiediamo perché Dio dovrebbe farci vivere un periodo simile? Se il Signore ci fa provare dei momenti di difficoltà è soltanto per farci capire che abbiamo bisogno di Lui!

Anziché mormorare e lamentarci dei nostri momenti bui, andiamo a Dio e Lui trasformerà la nostra situazione di criticità in un momento di benedizione! Non possiamo fare affidamento su scorte che pensiamo di aver accumulato, abbiamo bisogno ogni giorno di manna fresca.

Andiamo a raccoglierla altrimenti andrà sprecata!

ceciliavestena@gmail.com

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