AGENDA DEL VESCOVO MONS. FRANCO LOVIGNANA
Giovedì 7 dicembre
Vescovado - mattino
incontro con i seminaristi Alessandro e Paolo candidati all'Accolitato
Venerdì 8 dicembre
Aosta, Santuario di Maria Immacolata - ore 10.30
S. Messa nella Solennità di Maria S.ma Immacolata
Cattedrale - ore 18.00
S. Messa per il conferimento dell'Accolitato ai seminaristi Alessandro e Paolo
Sabato 9 dicembre
Cattedrale - Pont Suaz - ore 6.00
Pellegrinaggio mensile a N.-D. de Pitié
Vescovado - 9.30
Partecipazione alla riunione dell'Academia di Sant'Anselmo
Vescovado - ore 15.00
Incontro con i delegati diocesani alla Settimana Sociale di Cagliari
Domenica 10 dicembre
Parrocchia di La Salle - ore 10.30
S. Messa per la festa dei 60 anni di Parrocchia del Parroco
Saint-Oyen, Château Verdun - Sera
Incontro con i presbiteri di recente Ordinazione
Lunedì 11 dicembre
Saint-Oyen, Monastero e Château Verdun - ore 9.30
Ritiro d'Avvento per il clero
Vescovado - pomeriggio
Udienze
Aosta, Parrocchia di Saint-Martin - ore 20.30
Visita pastorale: incontro con il Consiglio pastorale parrocchiale
Venerdì 15 dicembre
Seminario Maggiore - ore 18.00
Incontro culturale organizzato da Chiese Aperte
•Le Messager Valdotain celebra giovedì 7 dicembre saint Ambroise
La Chiesa onora giovedì 7 dicembre saint Ambroise
Sant' Ambrogio Vescovo e dottore della Chiesa
Ambrogio, di famiglia romana cristiana, governatore delle provincie del nord Italia, fu acclamato vescovo di Milano il 7 dicembre 374. Rappresenta la figura ideale del vescovo, pastore, liturgo, e mistagogo.
Aveva scelto la carriera di magistrato – seguendo le orme del papà, prefetto romano della Gallia – e a trent’anni si trovava già ad essere Console di Milano, città che era allora capitale dell’Impero. Così, quel 7 dicembre dell’anno 374, in cui cattolici e ariani si contendevano il diritto di nominare il nuovo Vescovo, toccava a lui garantire in città l’ordine pubblico, e impedire che scoppiassero tumulti. L’imprevedibile accadde quando egli parlò alla folla con tanto buon senso e autorevolezza che si levò un grido: «Ambrogio Vescovo!». E pensare che era soltanto un catecumeno in attesa del Battesimo! Cedette, quando comprese che quella era anche la volontà di Dio che lo voleva al suo servizio. Cominciò distribuendo i suoi beni ai poveri e dedicandosi a uno studio sistematico della Sacra Scrittura. Imparò a predicare, divenendo uno dei più celebri oratori del suo tempo, capace di incantare perfino un intellettuale raffinato come Agostino di Tagaste, che si convertì grazie a lui. Da Ambrogio la Chiesa di Milano ricevette un’impronta che si conserva ancor oggi, anche nel campo liturgico e musicale. Mantenne stretti e buoni rapporti con l’imperatore, ma era capace di resistergli quand’era necessario, ricordando a tutti che «l’imperatore è dentro la Chiesa, non sopra la Chiesa».
Le sue opere liturgiche, i commentari sulle Scritture, i trattai ascetico- morali restano memorabili documenti del magistero e dell’arte del governo. Autore di celebri testi liturgici, è considerato il padre della liturgia ambrosiana.
Il sole sorge alle ore 7,51 e tramonta alle ore 16,36.












