Gli albergatori valdostani chiedono regole chiare e leggi ad hoc a tutela della categoria.
L'introduzione “di una tassa di soggiorno anche per le secondo case” e la “modifica della legge regionale sugli appartamenti vacanze, per consentire a chi vuole mettersi in regola di poterlo fare” sono infatti le principali richieste fatte alla Regione del presidente dell'Adava, Filippo Gerard, durante l'assemblea degli albergatori svoltasi ieri nella Salone Viglino di Palazzo regionale.
Di fronte a un'attenta platea di colleghi, Gerard ha insistito sul fatto che “più posti letto interessano tutti, ma dobbiamo ristabilire qualche regola Dopo l'inizio della nostra battaglia contro la sharing economy di Airbnb - ha spiegato riferendosi alla cosiddetta economia di condivisione che spinge privati cittadini a concorrere con aziende di settore (Airbnb, Uber ecc) - abbiamo registrato una impennata delle registrazioni ai nostri alberghi sul portale 'alloggiatiweb'".
Secondo Gerard "questo è un grande momento per il turismo valdostano: troppo spesso abbiamo guardato all'Alto Adige, al Trentino, come a dei vicini irraggiungibili che adesso non lo sono più”. Tra i punti di debolezza del turismo valdostano “ci sono l'autostrada troppo cara e la debole ferrovia”, ha detto Gerard.
Un 'mea culpa' va fatto sulla partecipazione alle fiere, “perché lo stand che avevamo quest'anno a Rimini, finanziato pesantemente dalla Regione, mancava di privati”. Altro problema è la scarsa informatizzazione: “Il 65% dei nostri alberghi, secondo un sondaggio Adava, stanno ancora lavorando con un planning cartaceo oppure aggiornano le loro disponibilità sui siti a mano”. Lo stesso Booking Vda, il portale di prenotazioni della Regione, “risulta un po' troppo istituzionale: dietro le case ci sono le persone, e mancano inoltre i giudizi degli ospiti”.
In assemblea hanno parlato anche i rappresentanti degli albergatori di Saint-Vincent e di Aosta. L'Adava ha realizzato un accordo con il Casinò per offrire agli ospiti dei 'promoticket' da cambiare alle casse della Casa da gioco. Per le strutture del capoluogo regionale l'Adava è al lavoro su una convenzione per ridurre i costi di entrata nei siti archeologici con voucher da presentare in biglietteria.













