QUARESIMA
Indicazioni sul digiuno e l’astinenza
Tutti i fedeli sono tenuti a fare penitenza, ciascuno a proprio modo; ma perché tutti siano tra loro uniti da una comu-ne osservanza della penitenza, vengono stabiliti dei giorni penitenziali in cui i fedeli attendano in modo speciale alla preghiera, facciano opere di pietà e di carità, sacrifichino se stessi compiendo più fedelmente i propri doveri e so-prattutto osservando il digiuno e l’astinenza (dal canone 1249). La legge del digiuno obbliga a fare un unico pasto durante la giornata, ma non proibisce di prendere un po’ di cibo al mattino e alla sera. La legge dell’astinenza proibisce l’uso delle carni, come pure dei cibi e delle bevande che sono da considerarsi particolarmente ricercati e costosi. Il digiuno e l’astinenza devono essere osservati il Mercoledì delle Ceneri e il Venerdì della Passione e Morte del Signore.
L’astinenza deve essere osservata in tutti e singoli venerdì di Quaresima. Sono tenuti alla legge del digiuno tutti i maggiorenni fino al 60° anno iniziato e alla legge dell’astinenza coloro che hanno compiuto i 14 anni. Sono dispensate dagli obblighi le persone che hanno gravi problemi di salute.
Il mercoledì avanti la domenica I di Quaresima i fedeli, ricevendo le ceneri, entrano nel tempo della purificazione dell’anima. Con questo segno penitenziale, sorto dalla tradizione biblica, viene espressa la condizione dell’uomo peccatore, che confessa esternamente la sua colpa davanti a Dio ed esprime così la volontà di una conversione interio-re, nella speranza che il Signore sia misericordioso verso di lui. Questo cammino raggiungerà la sua meta nella cele-brazione del Sacramento della Riconciliazione (confessione).
I venerdì di quaresima: Via Crucis alle 18.30
Giovedì 3 marzo
Vescovado - pomeriggio
Udienze
Seminario - ore 18.00
Partecipazione alla quarta lezione di don Bernardino Giordano
su Famiglia ed educazione all’affettività
Venerdì 4 marzo
Vescovado - pomeriggio
Udienze
Cattedrale - ore 18.00
S. Messa e Adorazione all’inizio delle “24H per il Signore”
Sabato 5 marzo
Cattedrale - ore 12.00
Benedizione eucaristica alla conclusione delle “24H per il Signore”
Saint-Martin, Immacolata e Cattedrale - pomeriggio e sera
Giubileo diocesano dei giovani
•Le Messager Valdotain celebra saint Marin e invita a riflettere: Dza déi lo ten d’Adan le crétin l’ëron in majorità (Casimir Delavigne)
•La Chiesa onora anche Beato Innocenzo da Berzo (Giovanni Scalvinoni) Sacerdote cappuccino
«Gesù è da tutti offeso nel mondo: tocca a me non lasciarlo solo nell’afflizione. L’amore di Dio non consiste in grandi sentimenti, ma in una grande nudità e pazienza per l’amato Dio. Non c’è altro mezzo migliore per custodire lo spirito che patire, fare e tacere. Avrò gran desiderio d’esser soggetto a tutti e in orrore l’esser preferito al minimo» (Fra Innocenzo). Giovanni Scalvinoni nacque a Niardo (Brescia) il 19 marzo 1844. Rimasto orfano di padre, trascorse l’infanzia a Berzo. Frequentò poi il ginnasio nel collegio di Lovere e da qui passò al seminario di Brescia. Il vescovo Geremia Bonomelli, all’epoca professore in seminario, così testimoniò al processo di beatificazione: «Il chierico Scalvinoni per l’ubbidienza, la modestia, la diligenza, l’umiltà, per un certo candore che traluceva da tutte le sue parole e azioni, conciliava gli animi di tutti i suoi compagni. Il solo vederlo edificava, benché facesse ogni cosa con tutta semplicità». Ordinato sacerdote nel 1867, fu vicario coadiutore a Cevo e vicerettore in seminario. L’innata timidezza, tuttavia, gli faceva desiderare una vita di nascondimento e solitudine. Si fece cappuccino e ricevette il nome di fra Innocenzo. Anche tra i frati ricoprì solo incarichi modesti.Trascorse la maggior parte del tempo al convento-eremo dell’Annunziata, donde veniva chiamato a predicare gli esercizi spirituali nei conventi della Lombardia. Cominciò allora a diffondersi la fama della sua santità. I malati e gli afflitti accorrevano per ricevere la sua benedizione. Nei giorni di festa era al confessionale dal mattino alla sera. Morì nel convento di Bergamo il 3 marzo 1890. Venne beatificato dal suo conterraneo, san Giovanni XXIII.
•Il sole sorge alle 7,07 e tramonta alle ore 18,07. Buona giornata.












