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Aosta | 25 luglio 2015, 20:19

LABUONCOSTUME: La ricca Aosta abbandona una famiglia nel disagio assoluto

La Buoncostume un tempo era una squadra della Polizia specializzata nel prevenire oscenità e prostituzione. I tempi sono cambiati ma la qualità e il decoro dei centri abitati e del territorio in genere sono nelle mani dei cittadini. E' un segno di civiltà e di rispetto tra le persone e nei confronti del territorio in cui viviamo

La famiglia Orrù

La famiglia Orrù

La denuncia è di Sovranità e Lega Nord che esprimo sdegno per la situazione in cui versa la signora Roberta Orrù. I servizi sociali invece di risolvere il problema casa preferiscono proporre il ricovero di un malato.

Il dramma è così raccontato da Andrea Manfrin, consigliere comunale della Lega Nord.

“La signora Orrù, madre separata, disoccupata, con tre figli a carico e giunta alla 35esima settimana di gestazione del quarto figlio con una gravidanza a rischio, è infatti da mesi alla disperata ricerca di un alloggio che permetta a lei ed al suo nuovo compagno di poter avere una minima opportunità di sistemazione, quella sistemazione che viene sempre garantita ai presunti profughi e troppe volte negata a chi nel nostro paese è nato, cresciuto ed ha sostenuto il sistema con il proprio lavoro e con le imposte

Sia Sovranità, che si è spesa personalmente per cercare una sistemazione ed ha sostenuto la famiglia in più occasioni, sia la Lega Nord, che ha più volte ricordato in Consiglio comunale la posizione della signora Orrù, culminando le proprie richieste con una interrogazione all’assessore alle Politiche Sociali Marco Sorbara, hanno tentato di ottenere una soluzione di questa vicenda. Soluzione che nella giornata di ieri è arrivata nel peggiore dei modi, ovvero con una proposta che definire shock è davvero riduttivo. Nella attuale sistemazione infatti, tanto provvisoria quanto pericolante, i tre figli della signora Orrù sono ospitati a casa della madre, che nel contempo deve anche accudire il fratello di Roberta, colpito da ictus ed immobilizzato a letto, mentre Roberta ed il suo nuovo compagno si arrangiano tra cantina e autovettura.

In questa situazione la proposta fatta dall’assistente sociale è di quelle che fanno rabbia, ovvero quella di internare il fratello di Roberta in un istituto, lontano dalla propria famiglia e da quell’affetto materno che nessun istituto può garantire. La notizia è stata ovviamente accolta in maniera disastrosa da tutta la famiglia, senza entrare nei particolari si può dire che né l’amministrazione né tantomeno i servizi sociali hanno compreso il significato delle parole sostegno, aiuto, famiglia, umanità e dignità. Per tutte queste motivazioni Sovranità e Lega Nord tornano a chiedere con forza che venga trovata al più presto una soluzione abitativa per la signora Orrù che non ha nessuna colpa se non quella di essere nata in un paese che tutela i presunti profughi invece di proteggere i propri cittadini”.

(nella foto Nicoletta Spelgatti e Andrea Manfrin, consiglieri comunali Aosta della Lega Nord)

Aggiunge il direttore

E’ una vergogna che chiede giustizia, altro che feste e sagre nonché baci e abbracci all’Expo 2015. p.m.

aostacronaca.it

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