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ATTUALITÀ | 07 febbraio 2020, 17:00

Aumento della nuvolosità per una saccatura

PERICOLO VALANGHE: Il legame con le superfici sottostanti non è così buono: vi sono infatti croste lisce, da fusione rigelo o da vento, e strati a debole coesione di cristalli sfaccettati che costituiscono una base sfavorevole.

Infografica Centro Multifunzionale Regione autonoma Valle d'Aosta

Infografica Centro Multifunzionale Regione autonoma Valle d'Aosta

Il Centro Funzionale Meteo della Regione Autonoma Valle d'Aosta informa che questo fine settimana sarà caratterizzato da condizioni anticicloniche ma con infiltrazioni di correnti a tratti umide che determineranno la presenza di qualche velatura. Dalla seconda parte di domenica la discesa verso le Alpi di una saccatura e l'allontanamento della citata alta pressione provocheranno un aumento della nuvolosità associato a correnti atlantiche in intensificazione nei giorni successivi, foriere di precipitazioni, specie a NW e foehn nelle valli.

SABATO 8 FEBBRAIO

tempo stabile e abbastanza soleggiato ma con velature, anche spesse specie nella prima parte della giornata, schiarite più ampie al pomeriggio.

Temperature: in calo, specie in quota.

Pressione: in lieve aumento.

Venti: 3000 m SW deboli; deboli variabili nelle valli.

DOMENICA 9 FEBBRAIO

Abbastanza soleggiato al mattino con velature e aumento della nuvolosità dalla seconda parte della giornata fino a cielo nuvoloso con deboli precipitazioni dalla notte a partire dalla dorsale nord-occidentale.

Temperature: senza variazioni di rilievo.

Pressione: in lieve calo.

Venti: 3000 m SW deboli; deboli variabili nelle valli.

NEVE

Problema valanghivo: neve ventata

Valanghe provocate: oltre i 2600 m uno sciatore/escursionista può staccare valanghe a lastroni, sia soffici che gessosi su pendii ripidi. Generalmente di dimensioni 1 (piccole) o 2 (medie), sono più spessi nel nord-ovest della regione. Spesso si trovano nelle vallette e nei canali, dove c'è neve più invitante.

Ci sono molti pendii con neve dura: croste da pioggia/rigelo sotto i 2500 m e neve vecchia dura più in alto, soprattutto in prossimità delle creste. Pericolo di cadere/scivolare sullo strato duro e liscio. Utili coltelli e ramponi.

Valanghe spontanee:
- nelle ore più calde possibili scaricamenti di neve a debole coesione, dai pendii molto ripidi/estremi soleggiati, nei pressi di affioramenti rocciosi;
- singoli lastroni destabilizzati dall'azione del sole, di medie o grandi dimensioni, che interessano la neve recente ventata (più spessi in alta quota, in particolare nel NW);
- possibili distacchi di fondo di medie dimensioni dai pendii molto ripidi erbosi posti alle esposizioni soleggiate sotto i 2500 m.

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