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ECONOMIA | 16 novembre 2019, 10:22

COMUNICAZIONE SINDACALE AUTOGESTITA: Il Savt chiede governabilità e stabilità per rilanciare sistema VdA

COMUNICAZIONE SINDACALE AUTOGESTITA: Il Savt chiede governabilità e stabilità per rilanciare sistema VdA

Così come deciso dal direttivo confederale a seguito da quanto previsto dalla risoluzione finale  dell’ultimo congresso, la segreteria confederale del SAVT ha dato corso ad una serie di incontri con  gli attori che operano nella realtà economico/sociale valdostana, percorso che ha preso il via con il  confronto con le altre sigle sindacali confederali Cgil-Cisl-Uil e che ha visto i rappresentati del  Savt incontrare praticamente tutte le forze politiche e le maggiori associazioni datoriali e della  società civile che operano sul territorio valdostano.

Claudio Albertinelli segretario Savt

I confronti hanno rappresentato un importante occasione per scambiarsi diversi punti di vista con l’obiettivo comune di concertare il futuro modello economico/sociale valdostano e per promuovere  lo sviluppo culturale e socio economico che dovranno caratterizzare la Valle d’Aosta del futuro.

Alle forze politiche la segreteria del Savt ha chiesto espressamente di adoperarsi, a partire dalla  revisione della legge elettorale, per garantire la necessaria governabilità e stabilità di governo,  elementi fondamentali per poter fare programmi a medio/lungo termine, senza che vi siano continui  cambi di Governo e di interlocutori. L’auspicio manifestato del Savt è poi quello che vi sia la  capacità di ricompattarsi intorno a quelle che sono le prerogative che derivano dallo Statuto speciale  di autonomia della Valle d’Aosta, vera risorsa intorno alla quale si deve costruire e caratterizzare il  nuovo sistema economico/sociale/produttivo della nostra amata Regione.  Gli spunti emersi durante la serie di incontri sono stati utili alla segreteria e al direttivo confederale  del Savt per elaborare un documento che è stato inviato a tutti i gruppi presenti in Consiglio  Regionale con il quale si rappresentato le priorità sulle quali il sistema Valle d’Aosta dovrà  concentrarsi nei prossimi mesi, a partire dalla prossima approvazione del Defr e del bilancio  triennale 2020/2022.

In particolare si ritiene fondamentale intervenire per risolvere i problemi relativi  al sistema welfare/sanità, a partire dalla riduzione dei tempi delle liste di attesa fino ad arrivare alla  tematica degli anziani, che deve essere affrontata creando una vera sinergia tra Usl e Enti Locali,  anche valutando la possibilità di avere un unico contratto di lavoro regionale. In tema di rilancio  economico è fondamentale incrementare e rafforzare la rete che lega il mondo del turismo, dei  trasporti, del commercio, della tutela dell'ambiente e dell’agricoltura, con l’obiettivo di creare un  sistema Valle d’Aosta che sia sempre più attrattivo. Altra sinergia fondamentale da coltivare nei  prossimi anni è quella tra il mondo scolastico e quello della formazione, al fine di formare le figure  professionali che realmente possano trovare occupazione sul nostro territorio, in particolare nel  tessuto industriale che spesso si vede obbligato a reclutare il personale fuori valli. In tema di edilizia  è importante terminare le opere pubbliche già avviate come l’università e l’ospedale, ma è altrettanto  importante rivedere e semplificare il sistema dei mutui regionali per l’acquisto e la ristrutturazione,  elementi che possono essere oltretutto determinanti anche per il recupero dei paesi e dei villaggi di  montagna. Tutto questo deve essere accompagnato da una riforma della pubblica amministrazione e  da una semplificazione burocratica con l’obiettivo di rendere la macchina amministrativa più  performante. In quest’ottica si ricorda come l’amministrazione comunale sia l’istituzione più prossima e  vicina ai cittadini e si è contrari al fatto che il tema della fusione tra Comuni possa essere banalizzato e  ridotto esclusivamente a giustificazioni di mera natura economica. Si ritiene infatti che l’eventuale fusione tra  Comuni possa avvenire esclusivamente per diretta volontà dei territori interessati e dei loro cittadini, spinti  da ragioni ideologiche e a seguito di un attento dibattito di approfondimento.

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