La Chiesa celebra Santi Cornelio e Cipriano Papa e Vescovo, martiri
Memoria dei santi martiri Cornelio, papa, e Cipriano, vescovo, dei quali il 14 settembre si ricordano la deposizione del primo e la passione del secondo, mentre oggi il mondo cristiano li loda con una sola voce come testimoni di amore per quella verità che non conosce cedimenti, da loro professata in tempi di persecuzione davanti alla Chiesa di Dio e al mondo.
SAN CORNELIO, originario di Roma, fu eletto papa nel 251 per la sua umiltà e la sua bontà, dopo un periodo di sede vacante a causa della violenta persecuzione di Decio. L'eretico Noviziano lo contrastò scatenando uno scisma ma Cornelio fu riconosciuto da quasi tutti i vescovi, primo fra tutti S. Cipriano. Morì nel 253, imprigionato a Civitavecchia, durante la persecuzione di Gallo.
SAN CIPRIANO, vescovo e martire, nacque a Cartagine verso il 210. Dopo tre anni dalla sua conversione al Cristianesimo, fu eletto vescovo della sua città. Ritiratosi in clandestinità durante la persecuzione di Valeriano, venuto a conoscenza di essere stato condannato a morte, tornò a Cartagine per dare testimonianza di fronte ai propri fedeli e venne decapitato nel 258.
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"Se non ci sono i poveri, noi non abbiamo bisogno di fare nulla. Ma, se ci sono i poveri, sono i nostri maestri. E noi, ogni giorno, dobbiamo chiedere loro perdono." (Papa Francesco)
Questa frase di Papa Francesco sottolinea come i poveri non solo abbiano bisogno di aiuto, ma possano anche insegnarci lezioni fondamentali sulla nostra umanità e sulle nostre priorità.