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ECONOMIA | 23 aprile 2024, 09:38

Conciliazione Arera: 20 Milioni di Euro Recuperati nel 2023

Nel 2023 il servizio di conciliazione dell'Arera, l'Autorità per l'energia, reti e ambiente, ha permesso ai consumatori di recuperare o risparmiare oltre 20 milioni di euro risolvendo controversie con gli operatori e i gestori di energia, luce, gas, telecalore e acqua

Conciliazione Arera: 20 Milioni di Euro Recuperati nel 2023

Come spiega l'Arera in una nota, "l'ammontare complessivo di 20,5 milioni di euro del 2023 (valore che crescerà una volta concluse le procedure ancora pendenti) rappresenta, a titolo esemplificativo, quanto restituito ai clienti sotto forma di rimborsi, indennizzi, ricalcolo di fatturazioni errate o rinuncia a spese e interessi moratori da parte dei fornitori".

La procedura di conciliazione si è dimostrata più rapida nel 2023, chiudendosi in media in 53 giorni rispetto ai 56 giorni del 2022. Simultaneamente, è aumentato il numero di domande, passate da 24 mila nel 2022 a oltre 32 mila: il dato più alto da quando esiste la conciliazione Arera. Le regioni con i picchi di domande sono state Abruzzo e Sardegna, seguite da Basilicata e Marche. Circa il 70% delle conciliazioni si è concluso con un accordo tra le parti.

Il bilancio del servizio di conciliazione tracciato dall'Arera evidenzia che al primo posto ci sono le utenze domestiche, che rappresentano il 76% dei casi trattati, nel settore dell'elettricità (16.216 casi) e del gas (8.420). Seguono il settore idrico, che supera il dual fuel (unica bolletta per luce e gas, rispettivamente 3.923 e 3.817 domande), infine le pratiche attivate dai prosumer (i produttori-consumatori di energia elettrica, 240) e telecalore (61).

Nei settori energetici il tentativo di conciliazione prima di rivolgersi al giudice è obbligatorio dal 2017, mentre nel settore idrico e nel telecalore è obbligatorio dal 30 giugno 2023. Le questioni che più spesso finiscono al centro delle conciliazioni riguardano la fatturazione, soprattutto per luce, gas e settore idrico, seguite dalla contrattualistica per le forniture dual fuel e le questioni legate allo scambio sul posto per i prosumer.

Nel servizio di conciliazione, oltre il 60% dei consumatori (precisamente il 65% delle domande) si è fatto rappresentare da un delegato, come un'associazione di consumatori. Poco meno del 19% delle domande non è stato ammesso principalmente perché il cliente ha deciso di non completare la domanda oppure per motivi procedurali (documentazione mancante, termini, ambito di applicazione).

Bruno Albaertinelli

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