Monsignor Franco Lovignana, Vescovo di Aosta partecipa con gioia la notizia dell’elezione di suor Claire Yvonne Rasoarimalala, nuova Madre Generale della Congregazione delle suore di San Giuseppe di Aosta, eletta durante il XVIII Capitolo Generale mercoledì 8 agosto 2023.
Il Vescovo, il presbiterio e la Diocesi tutta, invocano ogni benedizione e augurano un buon lavoro a Madre Yvonne e al nuovo Consiglio Generale della Congregazione delle Suore di San Giuseppe di Aosta.
La Congregazione delle Suore di San Giuseppe nasce ufficialmente nel 1650 in Francia, a Puy-en-Velay dall’incontro del progetto del Padre Gesuita Jean-Pierre Medaille con il desiderio di sei giovani donne di vivere una vita cristiana radicale in mezzo al mondo e non in clausura, come si soleva fare all’epoca. Il Padre Medaille era un “missionario” e durante le sue predicazioni nelle campagne francesi aveva visto quanto fosse misera la situazione della popolazione, lacerata dalle lotte tra nobilta’ e monarchia, dopo essere uscita a fatica dalle guerre di religione tra cattolici ed ugonotti. C’era bisogno di curare malati e di occuparsi di bimbi orfani, ma anche di portare pace e conforto a cuori esacerbati.
Le Suore dovevano, secondo il “piccolo disegno” che Padre Medaille portava nel cuore, divenire “semi” generatori di comunione, attraverso un servizio umile e semplice rivolto a tutti e in primo luogo ai piu’ deboli.
La forza e il modello per la loro vita di dedizione l’avrebbero trovata nell’Eucaristia, “pane spezzato per la salvezza del mondo”. Avrebbero vissuto in piccole comunita’, inserite in ospedali od orfanatrofi, cercando di ricreare l’atmosfera della Sacra Famiglia e servendo gli altri con l’amore semplice, ma generoso e concreto di San Giuseppe.
Questo nuovo modo di vivere la vita religiosa in mezzo alla gente rispondeva talmente alle esigenze spirituali dell’epoca che molto presto sorsero piccole comunita’ di suore in tutta la Francia, autonome le une dalle altre per poter essere piu’ flessibili. La Rivoluzione del 1789 sembro’ arrestare questo slancio: le suore furono disperse, arrestate, alcune ghigliottinate. Ma il “piccolo disegno” rifiori’, grazie a Madre Saint Jean Fontbonne, scampata al patibolo il giorno dellla caduta di Robespierre, che a Lione raggruppo’ di nuovo intorno a se’ giovani desiderose di rivivere il progetto di Padre Medaille e che ben presto sciamarono nel mondo intero.












