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FEDE E RELIGIONI | 27 maggio 2023, 18:00

Almanach de dimanche 28 mai saint Germain de Paris

La scienza, figlio mio, per quanto grande, è sempre una povera cosa; è 28. Hai visto un campo di grano in piena maturazione? Potrai osservare che certe spighe sono alte e rigogliose; altre, invece, sono piegate a terra. Prova a prendere le alte, le più vanitose, vedrai che queste sono vuote; se, invece, prendi le più basse, le più umili, queste sono cariche di chicchi. Da ciò potrai dedurre che la vanità è vuota. (San Padre Pio da Pietrelcina)

Almanach de dimanche 28 mai saint Germain de Paris

AGENDA DEL VESCOVO DI AOSTA MONS. FRANCO

Domenica 28 maggio

Chiesa parrocchiale di La Salle – ore 10.30

S. Cresime per le Parrocchia di Derby, La Salle e Morgex

Chiesa Parrocchiale di Quart – ore 15.30

S. Cresime per le Parrocchie di Brissogne, Quart e Ville-Sur-Nus

Lunedì 23 e martedì 30 maggio

Roma – Riunione del Comitato CEI per la valutazione dei progetti di intervento

a favore dei beni culturali ecclesiastici e dell’edilizia di culto

Mercoledì 31 maggio

Vescovado – ore 17.00

Incontro con i cresimandi di Chesallet e Sarre

Santuario dell’Immacolata – ore 20.00
Conclusione cittadina del mese di Maggio

LE MESSAGER RICORDA saint Augustin de Cantorbéry

La Chiesa celebra   Pentecoste

Per gli Ebrei è la festa che ricorda il giorno in cui sul Monte Sinai, Dio diede a Mosè le tavole della Legge.  Per la Chiesa Cattolica è la festa che ricorda la discesa dello Spirito Santo sugli Apostoli.

Giorno di Pentecoste, in cui si conclude il tempo sacro dei cinquanta giorni di Pasqua e, con l’effusione dello Spirito Santo sui discepoli a Gerusalemme, si fa memoria dei primordi della Chiesa e dell’inizio della missione degli Apostoli fra tutte le tribù, lingue, popoli e nazioni.

Origini della festa

Presso gli Ebrei la festa era inizialmente denominata “festa della mietitura” e “festa dei primi frutti”; si celebrava il 50° giorno dopo la Pasqua ebraica e segnava l’inizio della mietitura del grano; nei testi biblici è sempre una gioiosa festa agricola.

È chiamata anche “festa delle Settimane”, per la sua ricorrenza di sette settimane dopo la Pasqua; nel greco ‘Pentecoste’ significa 50ª giornata. Il termine Pentecoste, riferendosi alla “festa delle Settimane”, è citato in Tobia 2,1 e 2 Maccabei, 12, 31-32..

Quindi lo scopo primitivo di questa festa, era il ringraziamento a Dio per i frutti della terra, cui si aggiunse più tardi, il ricordo del più grande dono fatto da Dio al popolo ebraico, cioè la promulgazione della Legge mosaica sul Monte Sinai.

Secondo il rituale ebraico, la festa comportava il pellegrinaggio di tutti gli uomini a Gerusalemme, l’astensione totale da qualsiasi lavoro, un’adunanza sacra e particolari sacrifici; ed era una delle tre feste di pellegrinaggio (Pasqua, Capanne, Pentecoste), che ogni devoto ebreo era invitato a celebrare a Gerusalemme.

Il sole sorge alle ore 5,47 e tramonta alle ore 21,09.

“Da ogni terra si levi un’unica voce: no alla guerra, no alla violenza, sì al dialogo, sì alla pace! Con la guerra sempre si perde. L’unico modo di vincere una guerra è non farla.” (Papa Francesco)

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