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FEDE E RELIGIONI | 03 novembre 2022, 18:00

Almanach de vendredi 4 novembre saint Charles Borromée

Regina sine labe originali concepta, ora pro nobis. Figli miei, Messa e Rosario! (San Padre Pio da Pietrelcina)

Almanach de vendredi 4 novembre saint Charles Borromée

AGENDA DEL VESCOVO DI AOSTA MONS. FRANCO LOVIGNANA

Venerdì 4 novembre
Cattedrale - ore 10.00
S. Messa per la Festa delle Forze armate e dell'Unità nazionale

Aosta, Cinéma Théâtre de la Ville - ore 20.45
3° incontro della rassegna "Testimoni dell'essenziale"
Martiri per una nuova città a cura di don Bruno Mondino , Parroco di Boves

Venerdì 5 novembre
Vescovado - mattino
Udienze

Seminario - ore 17.00
Presentazione dei lavori di restauro della facciata

Domenica 6 novembre
Cattedrale - ore 18.00
S. Messa per il conferimento del ministero del Lettorato
ai candidati al Diaconato permanente

Martedì 8 novembre
Roma - 9.00-17.00
Riunione del Comitato CEI per la valutazione
dei progetti di intervento a favore dei beni culturali ecclesiastici e dell'edilizia di culto

Mercoledì 9 novembre
Torino - mattino
Riunione della Presidenza CEP

Giovedì 10 novembre
Seminario - mattino
Partecipazione all'incontro degli Economi diocesani
della Regione ecclesiastica

Vescovado - pomeriggio
Udienze

Venerdì 11 novembre
Vescovado - mattino
Udienze

Seminario - ore 17.00
Riunione della Consulta diocesana delle Aggregazioni laicali

Sabato 12 novembre
Cattedrale - Pont Suaz - ore 6.00
Pellegrinaggio mensile a N.-D. de Pitié

Refuge Père Laurent - ore 10.30
S. Messa

Chiesa parrocchiale di Gressan - ore 18.00
S. Cresime

Domenica 13 novembre
Chiesa parrocchiale di Jovençan - ore 9.30
S. Cresime

Chiesa parrocchiale di Gressan - ore 11.00
S. Cresime

LE MESSAGER RICORDA saint Charles Borromée

La Chiesa San Carlo Borromeo Vescovo

Nato nel 1538 nella Rocca dei Borromeo, sul Lago Maggiore, era il secondo figlio del Conte Giberto e quindi, secondo l'uso delle famiglie nobiliari, fu tonsurato a 12 anni. Studente brillante a Pavia, venne poi chiamato a Roma, dove venne creato cardinale a 22 anni. Fondò a Roma un'Accademia secondo l'uso del tempo, detta delle «Notti Vaticane». Inviato al Concilio di Trento, nel 1563 fu consacrato vescovo e inviato sulla Cattedra di sant'Ambrogio di Milano, una diocesi vastissima che si estendeva su terre lombarde, venete, genovesi e svizzere. Un territorio che il giovane vescovo visitò in ogni angolo, preoccupato della formazione del clero e delle condizioni dei fedeli. Fondò seminari, edificò ospedali e ospizi. Utilizzò le ricchezze di famiglia in favore dei poveri. Impose ordine all'interno delle strutture ecclesiastiche, difendendole dalle ingerenze dei potenti locali. Un'opera per la quale fu obiettivo di un fallito attentato. Durante la peste del 1576 assistette personalmente i malati. Appoggiò la nascita di istituti e fondazioni e si dedicò con tutte le forze al ministero episcopale guidato dal suo motto: «Humilitas». Morì a 46 anni, consumato dalla malattia il 3 novembre 1584.

Il sole sorge alle ore 7,04 e tramonta alle ore 17,12.

“La guerra non devasta solo il presente, ma anche l’avvenire di una società. Ho letto che dall’inizio dell’aggressione all’Ucraina un bambino su due è stato sfollato dal Paese. Questo vuol dire distruggere il futuro, provocare traumi drammatici nei più piccoli e innocenti tra di noi. Ecco la bestialità della guerra, atto barbaro e sacrilego! La guerra non può essere qualcosa di inevitabile: non dobbiamo abituarci alla guerra! Dobbiamo invece convertire lo sdegno di oggi nell’impegno di domani. Perché, se da questa vicenda usciremo come prima, saremo in qualche modo tutti colpevoli. Di fronte al pericolo di autodistruggersi, l’umanità comprenda che è giunto il momento di abolire la guerra, di cancellarla dalla storia dell’uomo prima che sia lei a cancellare l’uomo dalla storia”. (Papa Francesco)

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