Uno dei motivi per cui Varese è definita “Città Giardino” è che è ricca di… parchi! Ognuno con caratteristiche specifiche, sono tanti gli angoli di natura in cui è possibile rifugiarsi per una passeggiata, per leggere un libro appena preso in biblioteca, per trascorrere un pomeriggio in famiglia.
E si sa, a ogni parco - o giardino - corrisponde una bellissima villa.
Il cuore di Varese
La prima, a partire dal centro città, è Villa Mirabello, dal 1948 di proprietà dell’amministrazione comunale e, oggi, sede del Museo Civico Archeologico. Collocata nel punto più alto dei Giardini Estensi, la villa è stata edificata nel 18° secolo per volontà del Conte Gaetano Stampa di Soncino e ampliata nel 1839, con la costruzione di una scuderia. Nel bellissimo parco che la circonda, si può apprezzare la tranquillità di una passeggiata in mezzo a imponenti piante secolari, tra cui il Cedro del Libano.
Poco distante, entriamo nel meraviglioso parco di Villa Torelli Mylius - o Villa Mylius, come è più nota - di proprietà del Comune di Varese e utilizzato come giardino pubblico. La costruzione dell’edificio principale risale al 18° secolo. Il giardino in stile romantico in cui possiamo passeggiare oggi è frutto di una ristrutturazione voluta da Mylius nei primi anni del 1900, con ampi prati punteggiati di conifere esotiche e latifoglie mediterranee o ornamentali e, nel punto più alto, una piscina ad albero. Agli anni Ottanta risalgono i campi sportivi e altri spazi che rendono, oggi, il parco di Villa Mylius un punto di ritrovo per famiglie, ragazzi e sportivi che vogliono trascorrere del tempo all’aria aperta.
Lontano dagli occhi…
Sulla collina di Biumo Superiore, precedute da un lungo e importante viale in mezzo al parco, ecco le Ville Ponti, un complesso di ville residenziali edificate tra il 17° e 19° secolo e acquisite nel 1838 dall'industriale Andrea Ponti - l’edificio principale, in stie gotico, porta, infatti, il suo nome. Risale, invece, alla fine del Seicento la Villa Napoleonica, il più antico tra i due, modificata in stile neoclassico tra il 1820 e il 1830. Completano il complesso le sellerie e, soprattutto, il parco all’inglese di 56 mila metri quadrati, con diversi tipi di piante. Oggi, di proprietà della Camera di Commercio di Varese, ospitano congressi ed eventi.
Al termine di un lungo viale, nel quartiere Sant’Ambrogio, c’è un cancello. Quando è chiuso, sembra “solo” l’ingresso di una bella villa. Quando è aperto, invece, dà accesso a un luogo che sembra incantato. Al culmine del parco comunale di 4 ettari, completo di serre, campo da tennis e piscina, si trova, infatti, Villa Toeplitz. Costruita nel 19° secolo come residenza di campagna degli Hannesen, nel 1914 venne acquistata da Jósef Leopold Toeplitz, banchiere di origine polacca e, da quel momento, diversi furono i cambiamenti e gli ampliamenti della struttura. Dal 1972, è di proprietà del Comune di Varese. All’interno del parco, si trova anche il Museo Etnoarcheologico, sede di un’importante collezione di reperti della famiglia Castiglioni, raccolti durante anni di viaggi in Africa.
Vicino al centro storico del Comune di Bisuschio, sorge Villa Cicogna Mozzoni, un complesso monumentale rinascimentale eretto tra il 15° e il 16° secolo, anche se non è certo l’anno esatto. Definita una tra le più celebri "dimore di delizie" del Varesotto e dell'alta Lombardia, la Villa è stata costruita per essere la cascina di caccia di famiglia. Poi, l’edificio originario venne ampliato e sistemato a livello architettonico, per assumere la forma a U che conosciamo oggi, ricco di storia, eleganza e fascino. Anche il giardino interno ha subìto importanti modifiche, nel corso dei secoli, fino ad essere, se possibile, reso ancora più bello grazie alle due peschiere decorate con statue e balaustre; inoltre, se all’inizio era stato progettato per essere all’italiana, nell’Ottocento venne trasformato in un parco all’inglese, con l’aggiunta di serre e un campo da tennis.
Le ville del FAI
A pochi chilometri dal centro di Varese, lontana da occhi indiscreti, ecco Villa Panza, un gioiello architettonico risalente al Settecento, pensata e costruita come “semplice” casa di campagna del marchese Paolo Antonio Menafoglio. Fino ai primi anni del Novecento, l’edificio venne ampliato, ma fu solo con il Conte Giuseppe Panza che la Villa trovò la sua destinazione finale - e attuale: a partire dagli anni Cinquanta del secolo scorso, infatti, diventò sede di una collezione d’arte che, ad oggi, raccoglie oltre 150 opere di artisti americani del Novecento. Nel 1996, la Villa è stata donata al FAI da Giuseppe e Giovanna Panza di Biumo.
Anch’essa progettata come residenza di campagna e bene FAI dal 1989, è la bellissima Villa della Porta Bozzolo, a Casalzuigno. La sua nascita risale al 1500 e, nonostante la sua originaria destinazione d’uso, nel giro di due secoli diventò una ricca ed elegante casa di rappresentanza - o, come veniva definita allora, “casa di delizia” - con le sue sale dallo stile decorativo e sofisticato tipico della Lombardia del Settecento, degno della famiglia nobile, i Della Porta, appunto, che la abitavano. Camillo Bozzolo, invece, fu un senatore a cui si deve il lascito della ricchissima biblioteca e importanti ricordi di famiglia. L’edificio principale, inoltre, è affiancato da stalle, scuderie, granai e una pressa monumentale. Ma il “pezzo forte” a cui la Villa deve la sua notorietà, è l’incredibile, maestoso giardino all’italiana, caratterizzato da un lungo viale prospettico che conduce al punto più alto e panoramico del parco.
Insomma, sono tante le splendide e maestose ville (e relativi giardini) che meritano una bella visita… E quale occasione migliore se non a fine luglio (27-31), in occasione dei Campionati Mondiali di canottaggio under 19 e under 23 sul lago di Varese?