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FEDE E RELIGIONI | 28 aprile 2022, 00:10

Aujourd'hui jeudi 28 avril sainte Valérie

“La Guerra è una pazzia! Fermatevi per favore! Risuonano queste parole di Papa Francesco nell’anniversario della sua elezione. Nove anni fa ha assunto profeticamente il nome del Santo di Assisi. Questa scelta ora ci dice che la guerra non ha alcun senso: solo efferata crudeltà”. (Papa Francesco)

Aujourd'hui jeudi 28 avril sainte Valérie

AGENDA DEL VESCOVO DI AOSTA MONS. FRANCO LOVIGNANA

Giovedì 28 aprile
Vescovado - mattino
Udienze

Saint-Oyen, Château Verdun - ore 18.00
Riunione della Segretaria del Consiglio pastorale diocesano

Venerdì 29 aprile
Vescovado - mattino
Udienze

Sabato 30 aprile
Chiesa parrocchiale di Châtillon - ore 18.00
S. Cresime per le Parrocchie di Châtillon e di Pontey

Le Messager Valdotain ricorda sainte Valérie

La Chiesa celebra Santa Valeria Sposa e martire

A Ravenna, commemorazione di san Vitale: in questo giorno, come si tramanda, sotto il suo nome fu dedicata a Dio la celebre basilica in quella città. Egli insieme ai santi martiri Valeria, Gervasio, Protasio e Ursicino è da tempo immemorabile venerato per l’impavida fede

Vitale e Valeria, genitori dei santi Gervasio e Protasio, anch’essi martiri, sono celebrati insieme il 28 aprile. In particolare s. Vitale ha avuto, una raffigurazione nell’arte molto vasta, a lui sono dedicate la basilica di S. Vitale in Ravenna, con i suoi magnifici mosaici, la chiesa omonima a Venezia, dove è raffigurato vestito da soldato a cavallo che solleva uno stendardo, con lancia, spada e mazza, strumento del martirio della sua sposa Valeria. Ancora a lui è dedicata la chiesa di S. Vitale a Roma, con gli affreschi narranti il suo martirio.

Le prime notizie che si hanno di Vitale e Valeria provengono da un opuscolo scritto da Filippo, che si nomina ‘servus Christi’ e a cui sono intitolati i più antichi nuclei di vita cristiana a Milano, come l’hortus Philippi e la domus Philippi; detto opuscolo fu rinvenuto accanto al capo dei corpi dei martiri Gervasio e Protasio, ritrovati da s. Ambrogio nel 396.

ll sole sorge alle ore 6,20 e tramonta alle ore 20,24

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