AGENDA DEL VESCOVO DI AOSTA MONS. FRANCO LOVIGNANA
Martedì 2 novembre
Cattedrale - ore 8.30
S. Messa in suffragio dei Vescovi e Canonici defunti
Cimitero Cittadino - ore 10.45
Partecipazione alla Commemorazione dei soldati caduti in guerra
Cimitero cittadino - ore 15.00
S. Messa per la Commemorazione di tutti i Fedeli defunti
Mercoledì 3 novembre
ore 14.00-18.00
Riunione in video conferenza del Comitato CEI per la valutazione
dei progetti di intervento a favore dei beni culturali ecclesiastici e dell'edilizia di culto
Cattedrale - ore 18.00
Incontro con i Cresimandi della Parrocchia dell'Immacolata
Giovedì 4 novembre
Cattedrale - ore 9.45
S. Messa per la Festa delle Forze armate e dell'Unità nazionale
nel 100° anniversario della traslazione della salma del Milite Ignoto
Vescovado - pomeriggio
Udienze
Venerdì 5 novembre
Vescovado - mattino
Udienze
Seminario - ore 17.00
Presentazione dei lavori di restauro della facciata
Sabato 6 novembre
Seminario - ore 9.00-13.00
Convocazione zonale dell'Assemblea diocesana (Zona 2)
Chiesa Collegiata di Sant'Orso - ore 15.00
S. Cresime
Domenica 7 novembre
Chiesa parrocchiale di Saint Martin in Aosta - ore 11.00
S. Cresime
Chiesa parrocchiale di Saint Martin in Aosta - ore 16.00
S. Cresime
Lunedì 8 novembre
Priorato di Saint-Pierre - ore 9.30
Partecipazione all'incontro di formazione per presbiteri, diaconi, religiose e religiosi
Curia Vescovile - ore 17.30
Direttivo di "Chiese Aperte nella Diocesi di Aosta"
Martedì 9 novembre
Vescovado - mattino
Udienze
Mercoledì 10 novembre
Pianezza - mattino
Commissione presbiterale regionale
Chiesa parrocchiale di Gressan - ore 18.00
S. Cresime
Le Messager Valdotain ricorda Commémoration des Défunts
La Chiesa celebra La pietas verso i morti risale agli albori dell’umanità. In epoca cristiana, fin dall’epoca delle catacombe l’arte funeraria nutriva la speranza dei fedeli. A Roma, con toccante semplicità, i cristiani erano soliti rappresentare sulla parete del loculo in cui era deposto un loro congiunto la figura di Lazzaro. Quasi a significare: Come Gesù ha pianto per l’amico Lazzaro e lo ha fatto ritornare in vita, così farà anche per questo suo discepolo! La commemorazione liturgica di tutti i fedeli defunti, invece, prende forma nel IX secolo in ambiente monastico. La speranza cristiana trova fondamento nella Bibbia, nella invincibile bontà e misericordia di Dio. «Io so che il mio redentore è vivo e che, ultimo, si ergerà sulla polvere!», esclama Giobbe nel mezzo della sua tormentata vicenda. Non è dunque la dissoluzione nella polvere il destino finale dell’uomo, bensì, attraversata la tenebra della morte, la visione di Dio. Il tema è ripreso con potenza espressiva dall’apostolo Paolo che colloca la morte-resurrezione di Gesù in una successione non disgiungibile. I discepoli sono chiamati alla medesima esperienza, anzi tutta la loro esistenza reca le stigmate del mistero pasquale, è guidata dallo Spirito del Risorto. Per questo i fedeli pregano per i loro cari defunti e confidano nella loro intercessione. Nutrono infine la speranza di raggiungerli in cielo per unirsi gli eletti nella lode della gloria di Dio.
Il sole sorge alle ore 7, 05 e tramonta alle ore 17,09