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CULTURA | 14 gennaio 2020, 12:00

E’ partito il viaggio che porta alla 1020ᵃ Fiera di Sant’Orso, manifestazioni dal 29 gennaio al 2 febbraio

Enzo Viérin, Renzo Testolin e Amedeo Follioley

Enzo Viérin, Renzo Testolin e Amedeo Follioley

‘Tra conferme e novita’. Così l’assessore Renzo Testolin ha sinterizzato la 1020ᵃ Fiera di Sant’Orso presentata ufficialmente là dove, simbolicamente, tutto è nato: al priorato della collegiata dei santi Pietro e Orso. ‘E’ un percorso quello che porta alla ‘Millenaria – ha aggiunto Testolin – che si è aperto a fine dicembre con la mostra Le défilé de la laine dedicata ai 50 anni della cooperativa Les Tissernds e che si chiuderà il 2 febbraio.’

Una Foire che si caratterizza per i numeri importanti che comporta: 1119 espositori in totale, 908 nel settore tradizionale, 23 scuole di artigianato, 81 artigiani professionisti nell’Atélier del Métiers, 71 aziende valdostane nel padiglione eno-gastronomico di piazza Plouves. Ancora in tema gastronomico viene riproposto al Teatro Romano la Cuisine de rue, lo spazio dedicato allo street food a chilometri zero così come saranno presenti i Punti rossoneri gestiti dalle Pro loco.

L'Avant Foire

Una tappa importante del percorso sarà in calendario questo fine settimana con la ‘Petite’ Foire di Donnas con i suoi 400 espositori. La manifestazione si apre già giovedì 16 con un concerto del coro Viva Voce per proseguire con la tradizionale veillà venerdì 17 e l’apertura dei banchetti domenica 19. ‘Quest’anno – ha spiegato il sindaco di Donnas, Amedeo Follioley – da domenica e per un mese al Museo del vino e della viticoltura apriamo una mostra di oggetti di artigianto di pegio provenienti dal Mav.’

Ad Aosta la Millenaria sarà preceduta il 24 ed il 27 gennaio da due incontri alla Biblioteca regionale di Aosta; il 29 sarà inaugurato l’Atelier des métiers in piazza Chanoux mentra nella chiesa di Sant’Orso è in programma il concerto di apertua.

La Foire

La 1020ᵃ edizione della Foire sarà inaugurata giovedì 30 gennaio alle 8, presso la Porta  Praetoria, cuore della manifestazione, in compagnia del gruppo folkloristico Li Tsoque d’Ayas. Qui verrà impartita la tradizionale benedizione degli artigiani da parte del Vescovo di Aosta, monsignor Franco Lovignana, e verrà issato da parte della Polizia locale lo storico stendardo della Police des Marchés. A seguire la Banda Municipale di Aosta allieterà, con la propria musica, artigiani e visitatori durante tutto il percorso della Fiera.

Dalle 14 alle 18, alla Cittadella dei Giovani di Aosta, si terrà la 15a edizione della Veillà di Petchou, il tradizionale appuntamento dedicato ai più piccoli. Alle 18, nella Chiesa di Sant’Orso, avrà luogo la Messa solenne dedicata agli artigiani. Prenderà quindi il via la tradizionale Veillà, con la partecipazione di gruppi folkloristici e con la distribuzione gratuita di brodo e vin brûlé.

Al termine della funzione religiosa non ci sarà la tradizionale premiazione degli artigiani spostata, per ragioni climatiche e per agevolare i premiati, a venerdì 31 gennaio, dalle 15, in Piazza Chanoux. I premi in palio sono tredici, con la novità del premio La Saint Ours a un’opera di particolare rilievo appartenente a una delle categorie del settore tradizionale, esposta per la prima volta in questa edizione della Fiera di Sant’Orso di Aosta.

Dalle  21, in piazza Chanoux, balli folk animati da Pitularita con Vincent e Rémy Boniface e altri ospiti.  La 1020a Fiera di Sant’Orso si chiuderà alle ore 21.00 con il tradizionale concerto di chiusura al teatro Giacosa di Aosta, con i gruppi Trouveur Valdotèn, La Kinkerne (Savoia) e Vincenzo Chacho Marchelli con i suoi musicisti dal Piemonte. La serata sarà anche il momento celebrativo di una lunga carriera musicale: 45 anni del gruppo La Kinkerne e 40 anni dei Trouveur Valdotèn per uno spettacolo dal titolo Lo Bouque tsante. Agli artisti provenienti dall’area alpina occidentale si aggiungerà un quartetto vocale francese tutto al femminile: le Ni Flûtes ni soumises.

Anche quest’anno, in occasione della Fiera, è stato ideato un ciondolo (foto) - ne ha parlato Enzo Viérin - che ben rappresenta la tradizione agro-pastorale della nostra regione: protagonista di questa edizione sarà, infatti, la tsanna, antico contenitore in legno utilizzato durante la lavorazione del latte. Da segnalare, inoltre, che quest’anno saranno proposti due annulli filatelici, il primo emesso il 30, il secondo il 31 gennaio, che potranno essere richiesti all’ufficio postale di Aosta - via Ribitel – sportello filatelico, anche nei due mesi successivi la manifestazione. Il 30 e 31 gennaio, la Corte della Tavola Valdese ospiterà, dalle 8 alle 18.30, un'esposizione degli oggetti tradizionali da cui la Fiera è nata. I visitatori potranno vivere un’esperienza multisensoriale: le installazioni e le opere che saranno allestite all’ingresso, nella piazzetta e lungo i ballatoi della corte faranno vivere una Sant’Orso inedita e coinvolgente. Contemporaneamente, nella Galleria Inarttendu (via Martinet, 6) saranno esposte opere di otto artigiani di tradizione presenti in Fiera e di altrettanti artisti, realizzate ad hoc per la millenaria, in un’ interessante comparazione fra passato e presente.

Après la Foire

La Millenaria si congederà con le iniziative, novità di quest’anno, previste per sabato 1° febbraio e domenica 2, che consentiranno di prolungare la magia della Fiera. Nello specifico, il 1° febbraio, nel giorno della festa liturgica che celebra Sant’Orso, si terrà  l’iniziativa Dies Natalis Sancti Ursi, caratterizzata da visite guidate e animate della durata di circa 45 minuti, fra le 16.00 e le ore 21.45, alla scoperta della vita di Sant’Orso e della storia della Collegiata dei Santi Pietro e Orso. Le visite si concluderanno degustando dei dolci e sorseggiando una tisana calda, con l’accompagnamento della musica dell’Ensemble Cordeconforme. Nella galleria del priorato, per questa occasione speciale, verranno, inoltre, esposti dei paramenti sacri, fra i quali la casula in canapa realizzata dalla Cooperativa Lou Dzeut di Champorcher. I visitatori potranno, altresì, assistere a dimostrazioni di tecniche di fabbricazione artigianali e di mestieri di un tempo, messe in scena da artigiani della nostra regione.

Il giorno seguente, al Teatro Giacosa, è in programma l’iniziativa Sentur – Bussando a Sant’Orso con occhi diversi: spettacolo ideato da Gaetano Lo Presti, Bobo Pernettaz e Lorenzo Tagliaferro. L’iniziativa si pone l’obiettivo di guardare alla Fiera da punti di vista non usuali. E’ prevista anche la partecipazione della Taxi Orchestra, un ensemble di ragazzi con deficit cognitivi che accompagneranno con la loro musica lo spettacolo.

red. spe./ab

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