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ATTUALITÀ | 05 gennaio 2020, 17:00

La Befana arriva con il sole ma la sua scopa lascia qualche contrails per martedì

Escursionisti e sciatori: evitare di passare in prossimità e al di sotto delle zone con evidenti fessurazioni da scivolamento, le bocche di balena

Infografica Centro Multifunzionale Regione autonoma Valle d'Aosta

Infografica Centro Multifunzionale Regione autonoma Valle d'Aosta

Il Centro Funzionale Meteo della Regione Autonoma Valle d'Aosta segnala che il campo anticiclonico sull'Europa centro-occidentale continuerà a determinare tempo soleggiato in Valle d'Aosta per buona parte della prossima settimana, con un parziale cedimento dal week-end; da segnalare martedì il transito di una goccia fredda sull'Italia nord-orientale, con un rinforzo del vento e foehn nelle valli.

LUNEDI 6 GENNAIO

Soleggiato.

Venti: 3000 m forti settentrionali, in attenuazione; episodi di foehn nelle valli.

Temperature: in calo nelle valli, in lieve aumento in montagna.

Zero termico: 2600 m; T 1500: 3 °C; T 3000: -1 °C (valori nella libera atmosfera).

Pressione: in aumento

MARTED 7 GENNAIO

Soleggiato.

Venti: 3000 m deboli settentrionali, in rotazione da NW; brezze nelle valli.

Temperature: in lieve calo nelle valli. in lieve aumento in montagna.

Zero termico: 1200 » 3000 m; T 1500: -1 » 2 °C; T 3000: -2 » 0 °C (valori nella libera atmosfera).

Pressione: in calo

Problemi valanghivi principali: valanghe da slittamento e neve ventata

Buone condizioni generali per le attività di scialpinismo, escursionismo e fuoripista. Il pericolo è maggiore lungo la dorsale di confine con Francia e Svizzera, pur rimanendo all'interno del grado 2-moderato.

Valanghe spontanee

Valanghe da slittamento dai pendii molto ripidi erbosi/rocciosi sotto i 2500 m circa, anche di grandi dimensioni - sia di giorno che di notte.

Escursionisti/sciatori: evitare di passare in prossimità e al di sotto delle zone con evidenti fessurazioni da scivolamento (bocche di balena).

Rari scaricamenti di neve umida dalle barre rocciose, dalla tarda mattinata e dai pendii soleggiati, prevalentemente sotto i 2300 m.

Valanghe provocate

Rari nuovi piccoli accumuli, ben visibili, sopra 2500 m circa sui pendii meridionali. Poggiano su neve per lo più dura. Potrebbe bastare il passaggio di uno sciatore/escursionista per destabilizzarli, tuttavia è poco probabile. In quota ci sono vecchi accumuli da vento duri e ben visibili: in rari casi ne è possibile il distacco nei pressi di bruschi cambi di pendenza oppure a ridosso di creste e colli.

TENDENZA PERICOLO VALANGHE 

Costante o in leggero aumento il problema della neve ventata in quota.

CONDIZIONI GENERALI

Innevamento e Manto nevoso

Ottime condizioni di innevamento oltre i 2000 m. Neve continua oltre i 1600-1800 m a sud, oltre i 1200-1400 m a nord.

Man mano che si sale di quota oltre i 2800 m, zone erose, anche fino al terreno, in prossimità di dossi e creste, alternate a grandi accumuli nelle conche.

Valanghe osservate (ultime 24h)

Qualchevalanghe di fondo di medie/grandi dimensioni sui pendii erbosi/rocciosi molto ripidi fino a 2800 m di quota.

Piccole e medie valanghe di neve umida e pesante dalle barre rocciose soleggiate dalla tarda mattinata.

Sciabilità: variabile

Esposizioni soleggiate: neve umida in basso, croste da fusione e rigelo in quota (portanti e non, a seconda di quota ed esposizione).

Esposizioni settentrionali: neve umida nel bosco, al di sopra diventa farinosa nelle zone riparate dal vento o leggermente ventata nelle zone sopravento.

Salendo di quota e avvicinandosi alle creste neve ventata, dura e con sastrugi.

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