/ SANITÀ, SALUTE E STARE BENE

SANITÀ, SALUTE E STARE BENE | 09 giugno 2017, 10:32

L'Ordine dei Medici della Valle di Aosta ‘gravi dichiarazioni dell’assessore Certan’

Si ignora l'attuale situazione epidemiologica italiana che vede in corso un'epidemia di morbillo con già2.851 casi segnalati dall'inizio dell'anno (tutti fra i non vaccinati) e il concreto rischio di altre gravi malattie che credevamo scomparse come meningite, poliomielite, difterite, pertosse e emofilo di tipo B, tutte malattie che possono dare gravi complicanze e sono potenzialmente mortali

L'Ordine dei Medici della Valle di Aosta ‘gravi dichiarazioni dell’assessore Certan’

“Esprime sconcerto e stupore nel leggere le affermazioni riferite all'Assessore alla Cultura Chantal Certan in merito alla nuova normativa riguardante i vaccini. Se confermate riteniamo che tali dichiarazioni siano molto gravi perché provengono da Fonti Istituzionali e sono dichiaratamente antiscientifiche e contrarie alla tutela della salute pubblica sancita dall'articolo 32 della Costituzione”.

L’Ordine dei Medici della Valle d’Aosta prende così posizione contro le dichiarazioni che l’assessore regionale alla pubblica istruzione, Chantal Certan (nella foto che conversa con un giornalista), ha posta ieri su fb. Tra l’altro, l’assessore ha scritto: “Mai pensavo si arrivasse a tanto... e qui i vaccini non contano nulla, la scienza neppure, il dibattito è tutto su un altro livello, livello di sperimentazione di massa...mai vista una cosa del genere in nessun paese europeo, anzi si... vi è già stato un ventennio in Europa in cui uno con due baffetti faceva sperimentazione su uomini, donne e bambini... pensavo appartenesse al passato”.

In un documento l’Ordine ribadisce: “Si ignora l'attuale situazione epidemiologica italiana che vede in corso un'epidemia di morbillo con già 2.851 casi segnalati dall'inizio dell'anno (tutti fra i non vaccinati) e il concreto rischio di altre gravi malattie che credevamo scomparse come meningite, poliomielite, difterite, pertosse e emofilo di tipo B, tutte malattie che possono dare gravi complicanze e sono potenzialmente mortali”.

Infatti, casi mortali di difterite sono registrati in Belgio e Spagna mentre in Italia ci sono stati due contatti, fortunatamente neutralizzati, ma che potevano infettare un bambino non vaccinato. La poliomielite di cui la mortalita' e' del 30% e' una malattia che ha ancora casi in alcuni paesi come l'Ucraina, l'Albania e la Siria. “Per quanto riguarda il tetano – precisa l’Ordine - abbiamo il record di mortalità in Europa. Il morbillo non e' una malattia lieve come comunemente si pensa: in un caso su mille, infatti, porta gravi danni al sistema nervoso centrale, mentre in un caso su 3.000 porta alla morte. In Italia, fino agli anni '70 morivano in media 200 di bambini all’anno.

Dai 90.000 casi all'anno del 1988 si e' giunti con la vaccinazione a soli 200 casi nel 2005. L'anno scorso i casi sono risaliti a 800”. Nella nota dell’Ordine a firma del presidente, Roberto Rosset (nella foto), si legge ancora che dai dati dell'Istituto Superiore di Sanita' quest'anno il 35% dei 2.851 casi di morbillo finora segnalati ha avuto almeno una complicanza il 40% e' stato ricoverato, il 10% ha avuto una polmonite, ci sono state 30 encefaliti e 120 crisi convulsive.

“Una giovane di 34 anni, della provincia di Verona, che a fine aprile è stata ricoverata presso un ospedale di Milano dove lavora, e alla quale è stata posta diagnosi di morbillo – ricorda l’Ordine - ha perso la vista per l'insorgenza di una grave neurite ottica”.

Poi una precisazione: “Per tranquillizzare la memoria storica dell'Assessore che ha paragonato la vaccinazione alle pratiche naziste va detto che l'Agenzia del Farmaco ha recentemente reso pubblico che negli anni 2015/2016 a fronte di 12.645 segnalazioni di effetti collaterali fatte dai pazienti (18,8 ogni 100.000 dosi) dovuti alle vaccinazioni non e' stata in effetti rilevata nessuna correlazione causale fra i due fatti e quindi nessun effetto collaterale grave puo’ essere attribuito a tali vaccinazioni”.

red. san.

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore