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AGRICOLTURA | 09 febbraio 2016, 10:50

Emilia Berthod coltiva in Valsavara il Genepy bianco

Emilia 'Emy' Berthod (dal profilo Fb)

Emilia 'Emy' Berthod (dal profilo Fb)

Il sempre più raro génépy bianco si coltiva soprattutto nella vallata di Cogne e, in particolare, a Valsavarenche.

Ed è proporio in località Bois de Clin, in Valsavara, che opera l’azienda agricola 'Da Emy', che coltiva e vende da quindici anni la pianta aromatica con la quale si ottiene il celebre liquore valdostano.

Emilia 'Emy' Berthod cominciò a coltivare génépy quindici anni fa, nel 2001, dopo aver letto un annuncio sul mensile regionale 'L’Informatore Agricolo'; l'Amministrazione regionale cercava agricoltori disposti a dedicare tempo e fatica a una coltivazione sperimentale di Artemisia umbelliformis, il génépy bianco, per l'appunto.

“Mi piaceva l’idea di lavorare la terra – racconta Emily sul sito di eccellenze valdostane 'Tascapan' – e di fare un’esperienza nuova. Mi sono buttata nell’avventura con entusiasmo: il primo anno ho piantato duecento piantine e già a partire dal 2002 ho deciso di metterne diecimila”.

Coltivare génépy non è facile, e oltretutto non c'è una lunga tradizione agricola di questa pianta. Il grosso del lavoro si concentra fra aprile e luglio, poi prosegue in autunno con il diserbo manuale. Da alcuni anni 'Emy' organizza visite guidata nel suo campo, che si concludono con una degustazione o una tisana calda di génépy.

A Valsavarenche l'Artemisia sembra trovarsi particolarmente a proprio agio, infatti il botanico Pignatti nella sua opera 'Flora d'Italia' fa notare che benché l'Artemisia umbelliformis si spinge generalmente fino a 3000 di quota, ma in Valle arriva anche sulla Grivola, fino a 3700 metri. Così l'idea di Emilia Berthod di coltivare, essiccare e confezionare a Valsavarenche le piantine di Genepì bianco sembra convincere anche per questo.

aostacronaca.it

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