E' il 20 maggio 2013, mancano sei giorni alle elezioni regionali e i rapporti fra i cugini Davide e Fulvio Perrin e il sedicente 'portavoti' Cosimo Lippo sono tesi. Non sanno che i carabinieri della Compagnia di Chatillon stanno ascoltando le loro telefonate e che le loro concitate conversazioni finiranno nel volume 'D' dell'inchiesta 'Declino' su voto di scambio, spaccio di droga, tentata estorsione, lesioni, violenza privata e sfruttamento della prostituzione, che coinvolge in tutto dodici indagati tra cui i cugini Perrin, accusati unicamente di voto di scambio.
I Perrin si erano rivolti a Lippo per acquistare dei voti nella presunta disponibilità del pugliese. Nel corso della trattativa le richieste di Lippo si sono fatte sempre più pressanti, come dimostrano le telefonate intercettate tra i cugini Perrin quello stesso giorno (vedi articoli correlati). Dopo una lunga discussione con Davide, che ha problemi a recuperare la cifra richiestagli da Lippo (1.500 euro), Fulvio chiama quest'ultimo per rassicurarlo sul fatto che gli impegni saranno mantenuti.
Alle ore 15,49 del 20 maggio Fulvio Perrin (che nominerà il cugino Davide chiamandolo 'coso') telefona al suo sedicente 'portavoti':
F.Perrin: “Oh, guarda che ho sentito 'coso' e mi ha detto che la banca sta cercando di fare il possibile per sbloccare quello...appena...però tu non rompere il c...cerca di trovare altre soluzioni, non fare casini...
C.Lippo: “Allora gli dici a 'coso'...”
F.Perrin: “Porca di quella troia...”
C.Lippo: “Porca proprio di quella (bestemmia)...gli dici che io sto qua e che facciamo quello che dice lui ma il tempo che ho io è le sette stasera...lui che fa il frocio che si inventa qualche cosa...che mi viene incontro questa c....di volta...dopo io non gli spacco più i c....i c.....non glieli spacco più...ma alle sette c'ho ultimatum.”
Subito dopo Fulvio invia un sms a Davide Perrin, comunicandogli l'ultimatum di Lippo: “Ha detto entro le 7 stasera 1500 ke è disperato...fai tu io non posso farci niente, guarda se è tutto a posto e ti sembra credibile trovali se no fammi sapere”.
Davide a questo punto conferma al cugino di voler incontrare Lippo e dargli il denaro. Fulvio richiama il sedicente 'portavoti' alle 16,09 del 20 maggio:
C.Lippo: “Dimmi Fu...”
F.Perrin: “hue dove sei, per Aosta?”
C.Lippo: “io...ni...perchè?”
F.Perrin: “per le quattro e mezza ce l'ha fatta”
C.Lippo: “per le quattro e mezza...”
F.Perrin: “Eh, a posto”
C.Lippo: “e dove, dimmi tu dove...vengo”
F.Perrin: “mi ha detto...mi ha detto alla stazione...alla station”
C.Lippo: “No, non si può, lì non si può (bestemmia)
F.Perrin: “e, dimmi tu allora...dimmi tu...Lì a quel posto dove vi siete visti? Nus?”
C.Lippo: “eh...sì...sì, a quel posto lì, a quel posto lì”
F.Perrin: “Gli dico lì fra una mezzora, ce la fai?”
C.Lippo: “Mezzora sto là, dai...”
F.Perrin: “Oh...guarda che se lunedì abbiamo cattive sorprese...”
C.Lippo: “Ma vattene a fanc...”
F.Perrin: “...poi ti faccio di quelle macumbe...”
C.Lippo: “Ma che sorprese del c...ci vediamo dopo noi dai, ciao maledetto ciao”.
In realtà a quell'appuntamento a Nus Davide arriva munito di promesse, ma non di soldi. Lippo insiste: le liste coi nomi degli elettori le avrà solo in cambio del denaro.
Di seguito l'intercettazione ambientale (nell'auto di Lippo c'è una microspia) del dialogo tra i due, parte del quale non è stata registrata dai carabinieri, i quali però intuiscono che Lippo abbia chiesto di avere subito almeno una parte (500 euro) della somma pattuita:
C.Lippo: “Davide, ti giuro...”
D.Perrin: “Io questa mattina...la prima cosa che ho fatto alle 8e30 sono andato in banca”
C.Lippo: “si...si...no, a me Davide mi servono domani mattina quelli...basta, cerca di impegnarti Davide...mi fai quello di 5 domani mattina”
D.Perrin: “guarda, se li trovo te li do...”
C.Lippo: “Va bene, va bene, ci vediamo domani mattina...mi deve cagare sto c...a me con ste obbligazioni...”.
E' il 23 maggio quando infine Fulvio Perrin conferma telefonicamente a Cosimo Lippo che all'indomani avrà i suoi soldi. Quest'ultimo ha fretta di chiudere la faccenda e poco dopo, con atteggiamento da 'boss' intima a Fulvio, che al telefono chiama sempre con l'appellativo di 'furbo', che i Perrin non dovranno farlo più aspettare. La conversazione è registrata dai carabinieri alle ore 19:43.
C.Lippo: “Ciao...senti ehhh...Dici a 'coso'...che io sonoooo...pronto anziché alle 11 e mezza alle 10 e mezza”
F.Perrin: “Ma quando...”
C.Lippo: “domani mattina al solito posto”
F.Perrin: “Ah, ma lui sa già tutto...”
C.Lippo: “sì, sì, sì, dietro alla pasticceria digli così che lui capisce...10 e mezza dietro la pasticceria”
F.Perrin: “10 e mezza, va bene ok grazie...”
C.Lippo: “Ok, io alle 10...per favore furbo non mi fare aspettare, che io vado di fretta proprio eh..ci ho spiegato un po' la situazione...veloce. Tà tà tà che me ne devo andare...”
F.Perrin: “10 e mezza lì...”
C.Lippo: “Dai ok...”
A questo appuntamento i Perrin consegneranno il denaro a Lippo. Mancano due giorni alla data delle elezioni e la poltrona da consigliere regionale sembra cosa fatta. E invece, i conti sono stati fatti...senza gli elettori. Fra i tre la tensione aumenterà con il responso delle urne. Ma questa è ancora un'altra storia...