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FEDE E RELIGIONI | 19 maggio 2016, 09:30

Monsignor Lovignana, Vesvovo di Aosta, commenta l’invito del Papa a preti: “Scalzo, leggero e senza agenda”

Monsignor Lovignana, Vesvovo di Aosta, commenta l’invito del Papa a preti: “Scalzo, leggero e senza agenda”

Il discorso del Papa è stato come sempre molto concreto e spirituale nel senso alto del termine. Considerando come cambia il contesto culturale ci invita a non fermarci a deplorare, ma a cogliere la durezza delle relazioni ferite, della solitudine, della mancanza di riferimenti. E qui  che il Papa  ha parlato del prete scalzo, facendo riferimento a Mosè che dinnanzi al roveto si toglie i santi: così il prete "è scalzo rispetto a una terra che si ostina a credere e considerare santa", perché amata da Dio. Come Mosè il prete è libero e più è libero e più la sua vita diventa eloquente, perché diversa, alternativa. E Dio che da sapore alla vita del prete e lo rende felice, capace di donarsi.

La vita del prete parla, è significativa nella misura in cui egli vive questa triplice appartenenza: "al Signore, alla Chiesa, al Regno".

mos. + Franco Lovignana

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