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FEDE E RELIGIONI | 05 dicembre 2014, 09:30

PAPA: I poveri non sono un’occasione di guadagno

PAPA:  I poveri non sono un’occasione di guadagno

L’invito a proseguire sulla strada dell’impegnodisinteressato è stato rivolto da Papa Francesco alla Focsiv, la Federazione che raccoglie gli organismi di volontariato di ispirazione cristiana, durante l’udienza svoltasi nella mattina di giovedì 4, in coincidenza con la Giornata internazionale del volontariato. «C’è tanto bisogno — ha sottolineato il Pontefice— di testimoniare il valore della gratuità:i poveri non possono diventare un’occasione di guadagno». Papa Francesco ha richiamato l’immagine «di una Chiesa che si cinge il grembiule e si china a servire i fratelli in difficoltà» e questo in un contesto globale in continuo mutamento, dove le povertà cambiano volto e i poveri stessi maturano aspettative diverse: «aspirano ad essere protagonisti, si organizzano, e soprattutto praticano quella solidarietà che esiste tra quanti soffrono, tra gli ultimi».

«Voi siete chiamati a cogliere questi segni dei tempi — ha detto il Papa — e a diventare uno strumento al servizio del protagonismo dei poveri». Solidarietà,ha quindi spiegato,è «pensare e agire in termini di comunità, di priorità della vita di tutti sull’appropriazione dei beni da parte di alcuni». E anche lottare contro «la disuguaglianza, la mancanza di un lavoro e di una casa, la negazione dei diritti sociali e lavorativi» che sono cause strutturali della povertà.Essenziale l’opera svolta dai volontari nei Paesi che conoscono lo scandalo della guerra. «Lavorando per lo sviluppo dei popoli — ha detto il Pontefice —voi cooperate anche a costruire la pace, cercando con perseverante tenacia di disarmare le menti, di avvicinare le persone, di costruire ponti fra le culture e le religioni».

E un segno di pace e di speranza è l’attività nei campi profughi, popolati da persone in fuga dagli orrori della guerra, una fuga che spesso innesca grandi movimenti migratori. Un fenomeno, quest’ultimo, che richiedela fattiva collaborazione tra istituzioni, ong e comunità ecclesiali, per promuovere percorsi di convivenza armonica. «I movimenti migratori — ha concluso il Pontefice — sollecitano adeguate modalità di accoglienza che non lascino i migranti in balia del mare e di bande di trafficanti senza scrupoli».

o.s.

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