ILARIA SALIS Le domande della famiglia senza risposta alle Istituzioni Italiane
La famiglia di Ilaria Salis ha inviato alle Istituzioni Italiane le seguenti comunicazioni via PEC
22 Marzo 2023 - Al Presidente del Consiglio Italiano
01 Dicembre 2023 - Al Ministro di Grazia e Giustizia Italiano
10 Dicembre 2023 - Al Presidente del Consiglio Italiano
- Al Ministro di Grazia e Giustizia Italiano
- Al Ministro degli Esteri Italiano
- Al Presidente del Senato Italiano
- Al Presidente della Camera dei Deputati Italiani
- Ai Presidenti di tutti i gruppi parlamentari della Camera e del Senato
Le domande sottoposte alle Istituzioni sono state le seguenti:
1) Cosa è stato fatto dagli organi consolari per evitare che si perpetrassero le violazioni dei diritti
civili subite da mia figlia:
- primi 8 giorni di detenzione senza avere a disposizione carta igienica, sapone ed assorbenti;
- primi 35 di detenzione senza poter ricevere gli indumenti di prima necessità quali biancheria
intima di ricambio, indumenti puliti ed asciugamani. Mia figlia è stata costretta ad indossare
per i primi 35 giorni gli indumenti sporchi e puzzolenti che le sono stati consegnati dalla
Questura in sostituzione dei suoi posti sotto sequestro.
2) Quali sono state le rimostranze ufficiali presentate alle Autorità Ungheresi in protesta per le
violazioni subite.
3) Quali sono le azioni diplomatiche fatte e previste per ricondurre le accuse alla effettiva gravità
dei fatti.
4) In che modo si intende procedere, nel caso le misure cautelari fossero ancora richieste perché
si ottenga senza ulteriore indugio l’applicazione della Decisione Quadro 2009/829/GAI in
modo che le eventuali restrizioni siano applicate in Italia.
Alla data dell’ 8 Gennaio 2023 la famiglia di Ilaria Salis non aveva ricevuto alcuna risposta da parte delle Istituzioni interpellate.
La risposta di Nordio di oggi è abominevole:” Faremo di tutto per mitigare la detenzione.”